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Yamaha T-Max Hyper Modified Roland Sands all’EICMA 2012
Yamaha T-Max è un maxi scooter assolutamente unico, molto vicino al concetto di moto e molto amato dal pubblico sin dalla sua introduzione. Yamaha ha commissionato a tre tuner di fama mondiale altrettanti esemplari unici basati sullo stupefacente scooter bicilindrico fiore all’occhiello della casa dei tre diapason. Nei primi mesi del 2012 Marcus Walz ha svelato la sua idea di Yamaha TMAX Hyper Modified, un modello che sposa il suo stile aggressivo ed il profilo sportivo di TMAX, alzando l’asticella per primo. Per non essere da meno, Ludovic Lazareth ha preso come riferimento il cielo e ispirato dalla sua passione per gli aerei ha regalato a TMAX un nuovo look, ancora più estremo e con prestazioni mai raggiunte prima (oltre 200 km/h!), grazie a un compressore volumetrico. Oggi la trilogia di Yamaha TMAX Hyper Modified si completa con la creatività made in California del celebre customizer Roland Sands, che è letteralmente arrivato alla nuda anima del T-Max, svelandone tutta la grinta.
Il progetto T-Max Hyper Modified Roland Sands
“Il nostro progetto ha l’ambizione di riportare TMAX alla sua essenza più vera. Una volta mi capitò di vedere una foto del suo telaio in alluminio, un’eredità delle moto sportive Yamaha. Rimasi profondamente colpito da quello che nascondeva la carena. Mi sorprese il fascino strutturale di TMAX, qualcosa di diverso ed anche un po’ misterioso, che parlò alla mia immaginazione. Una visione intrigante che mi portò a pensare di trasformare questa pura bellezza meccanica in un look radicalmente nuovo… Se strappi via le plastiche e togli il telaietto e lo scarico, la linea del telaio è molto interessante, TMAX ha il fascino bruto primordiale di una moto ridotta all’osso. Molti piloti non si aspetterebbero un telaio in alluminio da moto supersportiva in uno scooter, e così decidemmo che questa sarebbe stata la colonna portante del progetto”.
“Per dare al modello un’immagine “pure racing” abbiamo aggiunto al telaio delle griglie, e siamo intervenuti in diversi aspetti per rendere il look più “hot road”, quasi minaccioso. Abbiamo ricostruito l’intero codone ed abbiamo rivestito la sella in falsa pelle trattata, che ha un aspetto molto vissuto, e poi abbiamo aggiunto i riser, il manubrio dritto ed eliminata la strumentazione con il solo interruttore della corrente. Anche il condotto d’aspirazione del radiatore è stato realizzato da noi. Dopo aver tolto le plastiche c’era bisogno di un appoggio per i piedi, così il condotto è stato duplicato e serve come pedana. Il parafango anteriore è rubato alla Yamaha YZF-R6, è stato modificato da noi. Poi abbiamo costruito nuovi carter motore e li abbiamo alleggeriti con la cinghia in bella vista, per ottenere un look ancora più estremo. Per fare tutto questo ci sono volute quattro settimane di duro lavoro”.
Tre tuner per tre Yamaha T-Max Hyper Modified
Dice il tuner Roland Sands: “nessuno mi potrà separare dal mio Yamaha TMAX Hyper Modified. Nel mio garage adesso c’è uno scooter: non riesco a crederci! Non mi resta che montare un porta surf e portarlo in spiaggia!”. La trilogia di TMAX Hyper Modified è stata così completata, e non resta che stare a guardare i risultati di un progetto che ha scatenato la creatività. Walz, Lazareth e Sands hanno mosso il primo passo nella customizzazione di maxiscooter. Non sappiamo dove porterà questa strada, e la risposta potranno darla solo le future generazioni di bike maker. Una cosa è certa: i tre rivoluzionari TMAX Hyper Modified sono solo un assaggio di quello che ci riserverà il domani.