La moto è adulta, improntata alla strada ma sempre pronta per sfrecciare tra i cordoli. Nonostante infatti la preparazione non fosse ultimata al 100%, la piccola R3 ha saputo tirare fuori gli artigli anche al Mugello, dove i CV contano e la velocità è necessaria per ottenere tempi adeguati. Le numerose pendenze del circuito toscano richiedono un motore scattante, ed il bicilindrico di Iwata si è dimostrato all’altezza.
Non ci è ancora dato sapere i valori raggiunti dalla piccola bestia giapponese, ma in versione originale il bicilindrico frontemarcia da 321cc eroga i 42 CV (limite legale per la patente A2) a 10.750 giri e quasi 30 Nm di coppia massima a 9.000giri.
Il telaio, come di tradizione per le R-Series Yamaha, offre la giusta rigidità, che se non fosse per le sospensioni tarate per l’uso stradale sarebbe perfetto per la pista. Ad aggiungere un altro tocco racing, la Yamaha YZF R3 è stata concepita con un bilanciamento dei pesi vicino al 50/50, mentre i 169Kg in ordine di marcia la rendono facile e leggera.