Leggera, affilata, sportiva. La Yamaha YZF-R3 è la moto che aspettavano in molti, ispirata alle sorelle maggiori e guidabile con la patente A2. Nonostante sia una sportiva, la guida in città non è impegnativa come sulle moto di cilindrata maggiore, ed il peso di 169Kg in ordine di marcia aiuta molto.
Fluida e guidabile, la R3 monta un bicilindrico fronte marcia di 321cc, studiato appositamente per erogare 42CV a 10.750 giri e 29,6 Nm di coppia massima a 9.000 giri. Un motore, quindi, che dà il meglio ad alti regimi, mentre ai bassi risulta domabile per la città. Interessante il forcellone lungo con lo stesso rapporto forcellone/l’interasse che si trova sull’R1, mentre la distribuzione dei pesi divisa quasi a metà è uguale a quella dell’R6, da cui questa piccola sportiva ha ereditato anche lo scarico.
La strumentazione è esaudiente, composta dal contagiri analogico e dal display digitale. La sella del pilota è a 790mm da terra, quindi si presta bene ad accogliere i meno alti, ed è separata da quella del passeggero come ci si aspetta da una supersportiva. L’R3 è stata dotata di cerchi in alluminio a 10 razze, con un disco da 290mm all’anteriore ed uno più leggero da 220mm al posteriore. Yamaha ha puntato a dare fin da subito una certa confidenza al pilota, che in effetti si trova subito a suo agio.
Certo, in pista l’R3 se la cava ma non è eccezionale, ma di contro è una moto che lascia il tempo di imparare traiettorie e comportamenti tra i cordoli, un ottima cosa se si considera la pericolosità delle piste per i neofiti. Yamaha R3 è dotata di cambio a 6 rapporti, un serbatoio di 14 litri ed è disponibile nelle de colorazioni blu/bianca e nera. Il prezzo, tutto sommato buono se pensiamo a quello di alcune 125cc, è di 5.390€ franco concessionario. Considerando l’amore sfrenato per le moto da parte dei giovani, anche una volta acquistata la terzina di Iwata manterrà un buon valore dell’usato.