Dorna e FIM hanno ufficializzato il ritorno ai motori di 1.000 cc per il Campionato Mondiale MotoGP 2012. Dopo il passaggio fra le 500 due tempi e le GP 1000 a quattro tempi, e dopo la riduzione della cilindrata ad 800 cc, l’ennesima rivoluzione in tema MotoGP lascia un pò l’idea di scarsa chiarezza circa il futuro della categoria. La Moto2 al posto della 250, oltretutto, non fa che accrescere questa impressione: le auspicate moto debuttanti sembrano parecchio indietro nello sviluppo, salvo rari casi, ed il motore HRC di derivazione Honda CBR 600 fatica a raggiungere le prestazioni richieste (circa 150 cavalli) senza accusare problemi di affidabilità.
Tornando alla MotoGP, il ritorno ai motori di 1000 cc si accompagna ad altri due paletti tecnici. I nuovi motori per il 2012 potranno avere al massimo 4 cilindri ed un alesaggio di 81 mm, come conferma Carmelo Ezpeleta, patron di Dorna: “A partire dal 2012 la MotoGP presenterà una cilindrata fino a 1000cc, fino a 4 cilindri e con il diametro massimo di 81mm, che è una novità molto importante perché definisce molti più aspetti a livello di motore. Prima dell’inizio del campionato 2010 ci saranno due ulteriori riunioni per definire il resto delle specifiche per la nuova classe,” ha concluso.
Sulla stessa linea le dichiarazioni del presidente FIM Vito Ippolito, che ha aggiunto: “Per quanto riguarda il regolamento MotoGP abbiamo approvato una linea che si baserà su specifiche tecniche quali la cilindrata che sarà di 1000 cm cubici, il diametro dei pistoni che sarà al massimo di 81mm e i 4 cilindri. Da qui si svilupperanno il resto dei regolamenti. Il regolamento entrerà in vigore nel 2012, ma già dal prossimo anno saranno a disposizione i regolamenti specifici di questo nuovo motore”.