La Svezia, negli ultimi anni insidiosa per Citroën, è diventata una sorta di amuleto per Craig Breen. Il pilota irlandese ha infatti esordito, sempre sul ghiaccio svedese, nel 2014 al volante di una WRC, prima di indossare i colori di Citroën Racing nell’edizione 2016 della classica nordica. È da qui che nasce la sua ispirazione in questo “tempio” del ghiaccio, dove nel 2017 aveva conquistato un quinto posto.
In questa edizione della prova svedese, Craig Breen ha proseguito il suo feeling scandinavo, dimostrando le sue doti di funambolo già nella prima vera giornata di gara, siglando due migliori tempi e concludendo la tappa in quarta posizione, a soli cinque decimi dal podio. Particolarmente a suo agio sulla C3 WRC in queste speciali veloci, ha elevato ulteriormente la sua performance il giorno successivo, conquistando la seconda piazza e arrivando ad appena 4’’2 dal leader, grazie anche a un terzo scratch. Con queste premesse, Craig Breen e Scott Martin sono riusciti nell’impresa: con il secondo posto finale hanno siglato il loro miglior risultato nel WRC, consegnando alla C3 WRC il quarto podio della sua giovane carriera.
Podio a cui aveva puntato all’inizio gara anche Mads Ostberg, che ha concluso a solo 1’’1 dal terzo nella prima giornata, a dimostrazione della sua capacità di trovare subito confidenza con la C3 WRC al rientro nel team. Lui che era stato l’ultimo pilota Citroën a salire sul podio in Svezia nel 2014. Con il sesto posto finale ha infine aiutato la squadra nel campionato costruttori. Kris Meeke, da parte sua, aveva come obiettivo incrementare i punti nella classifica del campionato, dopo il ruolo di apripista del primo giorno. Il pilota britannico si è però ritrovato lontano dalle posizioni di vertice, a causa prima di un contatto con un muro di neve, che ha mandato i suoi sogni di successo, e la rottura del turbo della sua C3 WRC poi, che lo ha costretto al ritiro.