La corsa al titolo prosegue a Zurigo per il britannico Sam Bird e il team DS Virgin Racing. Dopo oltre sessant’anni di assenza, la Formula E segna il ritorno di una prova di sport automobilistico su un circuito svizzero.
L’E-Prix di Zurigo in programma per domenica 10 giugno si correrà su un circuito urbano di 2,46 km. Il tracciato si snoderà a bordo lago, nel cuore del quartiere delle banche, per poi passare attraverso il centro della città. La linea di partenza è prevista di fronte al porto di Enge, con una velocità massima di 220 km/h.
L’ultima gara organizzata su un circuito svizzero risale al 1954. Nel 2015, una modifica al regolamento ha autorizzato lo svolgimento di una gara 100% elettrica.
A tre manche dalla fine e con 87 punti ancora in palio, il pretendente al titolo Sam Bird ha l’obiettivo di ridurre la distanza dal rivale Jean-Éric Vergne.
Sam Bird: «Rispetto alla precedente gara di Berlino, il tracciato di Zurigo è più nelle mie corde, con curve a 90°, delle chicane e curve strettissime. Sappiamo di avere una monoposto che va forte. Se riusciamo a posizionarci bene nelle qualifiche, come abbiamo fatto per tutta la stagione, potremo batterci per i primi posti».
Alex Lynn: «Dopo Berlino, abbiamo lavorato molto al simulatore e alla nostra base di Silverstone per prepararci all’E-Prix di Zurigo. Con tre gare ancora da disputare, il campionato volge al suo epilogo e bisogna giocarsi il tutto per tutto. Faremo il possibile per segnare il massimo di punti, e migliorare il nostro terzo posto nella classifica team».
Sylvain Filippi, Responsabile Tecnico di DS Virgin Racing: «Questa gara su un circuito svizzero, e in particolare a Zurigo, una delle città più all’avanguardia in termini di sostenibilità, è una cosa fantastica. Stiamo portando avanti la nostra migliore stagione di sempre. Tutto il team è estremamente motivato per continuare a battersi sia per la classifica piloti, sia per il campionato team».
Xavier Mestelan Pinon, Direttore di DS Performance: «L’obiettivo principale è rimanere in corsa per il titolo. Rispetto a Berlino, il tracciato di Zurigo è ben più rappresentativo di una prova in città. Dovrebbe essere più adatto a noi e permetterci di batterci per ottenere buoni risultati».