Dakar 2021: la 43° edizione inizierà il 3 gennaio all’insegna delle norme anti-Covid

Tra meno di due mesi la gara di durata su sterrato (e non solo) più famosa al mondo spegnerà finalmente i semafori rossi… Covid-19 permettendo. Dal 3 al 15 gennaio 2021, infatti, la 43° edizione della Dakar prenderà vita e si articolerà in un percorso completamente nuovo con partenza e arrivo in quel di Jeddah, nella penisola arabica. Tra le novità che caratterizzeranno il Rally Raid 2021 ci saranno due tappe “circolari”, una “marathon” per veri coraggiosi in cui non si potrà ricevere assistenza e delle prove speciali del tutto inedite, che tra l’altro costituiranno ben 5000 degli 8.000 km totali di questa competizione.

Ma non è tutto: rispetto all’edizione 2020, quella del prossimo anno si distinguerà anche per dei cambiamenti al “road book”, che alcuni equipaggi riceveranno in formato digitale, e alla sicurezza nelle zone più impervie e lente con limite massimo di velocità di 90 km/h. Quando i piloti si avvicineranno a quest’ultime saranno avvertiti con dei segnali sonori, in modo da limitare il più possibile l’eventualità di incidenti (anche mortali). Non mancheranno anche delle limitazioni regolamentari, come i set di gomme a disposizione, le penalità in caso di interventi extra al motore e la necessità di indossare giacche provviste di sistema airbag.

Kalahari Rally 2020 Road to Dakar

La novità più importante, che caratterizzerà anche la competizione parallela “Dakar Classic” con mezzi vintage precedenti al 2000, sarà tuttavia rappresentata dalle misure anti-Coronavirus rese necessarie per far gareggiare gli equipaggi in piena sicurezza. A tale scopo la Amaury Sport Organisation ha pubblicato una serie di norme a cui tutti dovranno attenersi e che, di fatto, creeranno una sorta di “bolla” nella quale tutti i partecipanti saranno costantemente controllati. Ci saranno innanzitutto delle disposizioni precauzionali, che prevedono l’obbligo della vaccinazione contro l’influenza e l’esecuzione dei test PCR prima di imbarcarsi verso l’Arabia Saudita.

Una volta sul posto tutti gli interessati, più di 2400 persone contando anche l’organizzazione oltre agli equipaggi, riceveranno un kit sanitario di emergenza, che in caso non svolgesse accuratamente il proprio lavoro sarà prontamente rimpiazzato dai test svolti dal laboratorio mobile a seguito dell’intera carovana della Dakar. Nella “bolla”, inoltre, saranno limitati gli spostamenti non necessari dei partecipanti, che ovviamente dovranno indossare la mascherina durante le soste e garantire il corretto distanziamento sociale. Molto dure le sanzioni per chi andrà contro queste regole, che potranno portare addirittura alla squalifica dall’intera competizione.

Kalahari Rally 2020 Road to Dakar

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