Valentino Rossi non andrà in Ducati da solo.
Nonostante le speculazioni sul passaggio dei componenti del suo team si accompagnano fin dalle origini dei rumors Rossi/Ducati, avevamo già pronosticato un passaggio dal box Yamaha a quello Ducati del capo tecnico Jeremy Burgess e del telemetrista Matteo Flamigni. Se ci sono ancora alcuni dubbi sull’australiano (resta in Yamaha, resta ma vista l’età torna in Australia lavorando sempre per i giapponesi, accetta la sfida Ducati) che lo stesso Valentino Rossi spera voglia seguirlo a Borgo Panigale, è sicuro che il secondo vestirà di Rosso.
E Davide Brivio, team manager nonché ottimo amico di Rossi (il legame tra i due è nato nel 2002 quando il team manager giocàò un ruolo importantissimo nel passaggio del pilota alla Yamaha.)? “Non mi dispiacerebbe seguire le orme di Carlo Pernat e penso proprio che questo sarà il mio lavoro futuro. Del resto alla Yamaha si è chiuso un capitolo di storia, e non avrei molto altro da dare. Al momento non c’è ancora nulla di definitivo, però, c’è tutto il tempo per definire nei dettagli quale sarà il mio lavoro, ma al momento escludo di continuare con la Yamaha”.
E con l’arrivo di Ben Spies sulla M1, insieme a lui potrebbe arrivare anche Mario Meregalli, team manager del team Yamaha Sterilgarda nel Mondiale Superbike. A formare quella coppia che nel 2009 ha dominato il mondiale derivate. Non si sa se l’italiano farà il team manager unico, eliminando così ogni divisione, materiale e immateriale, presente attualmente nel box Yamaha, o se si proseguirà col mantenere due squadre separate all’interno della stessa, visto che Jorge Lorenzo ha il suo team manager, olandese Wilco Zeelenberg.
Certo che se si dovesse riformare l’accoppiata vincente Meregalli/Spies, per Lorenzo potrebbe profilarsi un anna stagione non proprio facile.