Cosa hanno in comune la guida di un’auto e il poker? Beh, detto così sembra che queste due attività non possano condividere nulla. In verità, non si tratta di attività poi completamente diverse. Chiunque abbia un minimo di esperienza in entrambi i mondi, sa bene che possono essere molto simili.
Stare al volante può essere un’esperienza simile a una partita di poker. Per prima cosa, la comodità della seduta assicura un momento rilassante. Il sentimento che accomuna le due attività è infatti la calma, insieme alla capacità di adattamento e alla strategia. Ovviamente l’adattamento presuppone una forma di allenamento: ci si allena anche al volante e, non a caso, per prendere la patente bisogna fare molta pratica e imparare la teoria e lo stesso vale per il poker.
Oggi apprendere un gioco di carte come il poker texas holdem o perfezionarsi in questa specialità, è più facile grazie alle piattaforme online che consentono di tenersi sempre allenati e in qualsiasi momento. Qui è possibile sviluppare e perfezionare le abilità essenziali al gioco che tornano utili nella vita quotidiana e al volante.
Infatti, la principale analogia tra la guida è il poker è quella di riuscire a mantenere la calma in ogni situazione. Al volante le insidie possono essere diverse e i fattori che necessitano la nostra attenzione moltissimi. Un sorpasso inaspettato, un pedone che attraversa fuori dalle strisce o una brusca frenata del conducente che ci precede: tutto questo può determinare una serie di pericoli per cui è essenziale mantenere la calma e avere una risposta veloce grazie a riflessi sempre pronti.
Nel poker avviene lo stesso, in una partita può capitare di essere in difficoltà e di avere una mano pessima. In momenti come questo è importantissimo riuscire a gestire i propri nervi, rimanere concentrati e cercare di ragionare sulle decisioni da prendere con calma. La calma aiuta a prendere decisioni informate e consapevoli, che si basano su un ragionamento logico e non trascinate dalle emozioni del momento. Le situazioni stressanti si verificano tanto al volante quanto intorno al tavolo verde, ma la capacità di moderare la reazione fa la differenza nella risposta.
Un’altra evidente analogia tra il poker e il volante è la capacità di anticipare l’evento e adattarsi. Chiunque siede a un tavolo da gioco sa bene che conoscere a fondo l’avversario permette di comprenderne le tattiche e anticipare le sue mosse. In base a questa comprensione, adattare la propria strategia.
Allo stesso modo chi si mette al volante sa benissimo che dovrà prestare moltissima attenzione in primis agli altri e stare attento alla guida degli altri automobilisti per anticipare le loro azioni. Per fare questo è necessario avere una mente acuta e ben allenata alle situazioni su strada e sul tavolo. Le situazioni improvvise che si possono creare impongono anche che si abbia un piano B nel caso in cui la principale strategia fallisse e ci si debba adattare velocemente a una nuova situazione.
Viste tutte queste analogie non è difficile credere che tantissimi piloti si siano dilettati col poker e l’abbiano intesa come una attività simile alla corsa. Un ex pilota come Giancarlo Fisichella ha partecipato anche a tornei internazionali. Insieme al romano, anche Vitantonio Liuzzi e l’ex campione del mondo Nico Rosberg hanno confermato di essere amanti dei tavoli verdi.
Quest’ultimo ha anche partecipato a Pit Stop Poker, un format televisivo in cui importanti piloti di Formula 1 si sfidavano a poker. Dalla scuderia Williams emerge Felipe Massa, un altro grande habitué del tavolo verde che nel 2014 ha partecipato al torneo di poker BSOP Millions (Brazilian Series of Poker) arrivando addirittura secondo.
Driving e poker hanno in comune più di quanto si pensi. La strada e il tavolo verde si assomigliano molto, possono essere piene di insidie e per questo serve avere nervi saldi in entrambe le situazioni. Una curva può essere pericolosa per qualsiasi guidatore, tanto quanto una mano insidiosa o un avversario temibile per un giocatore di poker. Per avere successo in entrambe le attività serve saper reagire con calma alle avversità, ma anche osservare chi abbiamo di fronte e anticiparne il comportamento. Non stupisce che, con queste analogie, tantissimi piloti abbiano trovato nel poker una nuova passione, arrivando perfino a competere a grandi livelli. Del resto, l’allenamento può fare la differenza sia sua strada che al tavolo, reale o virtuale.