Il Gran Premio del Bahrain verrà ricordato per i disordini che lo hanno preceduto e accompagnato oltre che per il primo doppio podio della rinata Lotus e il ritorno alla vittoria di Sebastian Vettel con la Red Bull.
Ma andiamo con ordine. Alla partenza scatta molto bene Sebastian Vettel dalla pole position, così come recuperano molte posizioni sia Fernando Alonso che partiva dalla nona posizione in griglia sia Felipe Massa quattordicesimo. Il brasiliano della Ferrari passa anche Kimi Raikkonen, che però due giri dopo lo ripassa e si butta all’inseguimento prima di Button e poi di Alonso, ma questo è solo il preludio di una gara memorabile.
Romain Grosjean è l’unico che riesce a stare al passo con Vettel, rientrando come lui ai box e non lasciandogli un attimo di respiro per tutta la gara. Sfortuna invece per Lewis Hamilton che al primo pit stop un problema alla sua gomma posteriore lo costringe a rientrare in pista decisamente attardato dopo un sosta superiore ai dodici secondi. Il vincitore della Cina, Nico Rosberg, non entra mai in gara e alla fine combatte con Alonso e solo chiudendo la porta in faccia allo spagnolo riesce a non farsi passare. Dopo metà gara staffetta tra le due Lotus, con Raikkonen che supera il compagno di squadra e si mette a insidiare Vettel, che in un paio di occasioni ha dovuto respingere con decisione l’attacco del finlandese. Dopo l’ultimo cambio gomme i due tornano in pista ancora vicini ma non ci sono più tentativi di sorpasso, forse con le gomme nuove Vettel aveva un po’ più di margine, oppure l’ex campione del mondo ha pensato fosse meglio portare a casa un secondo posto piuttosto che rischiare di buttare tutto all’aria.
Male le Ferrari che dopo una gara in salita non raccolgono nenahce un punto, con Alonso che chiude settimo e Massa nono. Gara da dimenticare per le McLaren, con Jenson Button che chiude 18° a due giri dal leader e Hamilton che paga caro l’errore dei meccanici e finisce in ottava posizione fra le due Ferrari. Opaca anche la gara delle Mercedes, con Nico Rosberg 5° e Michael Schumacher decimo per la terza volta fuori dalla zona punti. Dopo un podio totalmente marchiato MErcedes, eccone quindi uno firmato Renault, con le Red Bull prima e quarta mentre le Mclaren occupano le posizioni di coda. Insomma, un mondiale quanto mai aperto e che potrebbe giocare a vantaggio di Alonso e della Ferrari che così non si trova a dover colmare un gap troppo pesante rispetto al vertice della classifica.
Prossimo appuntamento fra tre settimane a Montmelo, dove la Ferrari dovrebbe portare le tanto auspicate innovazioni. In un mondiale così combattuto i dieci punti di distacco dal leader di Alonso dicono che le speranze non sono ancora finite.
Formula 1, Bahrain 2012: ordine di arrivo
1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault Winner
2 Kimi Räikkönen Lotus-Renault +3.3 secs
3 Romain Grosjean Lotus-Renault +10.1 secs
4 Mark Webber Red Bull Racing-Renault +38.7 secs
5 Nico Rosberg Mercedes +55.4 secs
6 Paul di Resta Force India-Mercedes +57.5 secs
7 Fernando Alonso Ferrari +57.8 secs
8 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes +58.9 secs
9 Felipe Massa Ferrari +64.9 secs
10 Michael Schumacher Mercedes +71.4 secs
11 Sergio Perez Sauber-Ferrari +72.7 secs
12 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes +76.5 secs
13 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari +90.3 secs
14 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari +93.7 secs
15 Daniel Ricciardo STR-Ferrari +1 Lap
16 Vitaly Petrov Caterham-Renault +1 Lap
17 Heikki Kovalainen Caterham-Renault +1 Lap
18 Jenson Button McLaren-Mercedes +2 Laps
19 Timo Glock Marussia-Cosworth +2 Laps
20 Pedro de la Rosa HRT-Cosworth +2 Laps
21 Narain Karthikeyan HRT-Cosworth +2 Laps
22 Bruno Senna Williams-Renault +3 Laps
Ret Pastor Maldonado Williams-Renault +32 Laps
Ret Charles Pic Marussia-Cosworth +33 Laps