F1 2012, GP del Giappone: la pagella di Infomotori

 

Tutto da rifare. A cinque gare dalla fine del mondiale sembra che tutto debba ricominciare di nuovo anche se la lotta sembra ormai ridursi a due soli contendenti: Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Il pilota della Red Bull è ora a soli quattro punti dal ferrarista, mentre il terzo in classifica è Kimi Raikkonen che con 37 punti di distacco dal vertice non è matematicamente escluso dalla vittoria finale ma le sue probabilità sono pochine… paradossalmente ha qualche speranza in più Lewis Hamilton, anche se al momento è quarto a 42 punti.
La gara del Giappone però ha mostrato dei valori in campo che lasciano poco spazio all’immaginazione, anche se nelle corse tutto può accadere.

Sebastian Vettel, voto: 10 e lode
Pole, giro veloce e vittoria, con in più l’inatteso regalo di un Alonso a zero per colpa di un contatto da parte di Raikkonen. Un contatto come ce ne sono tanti in gara e, quest’anno, pure troppi. Per questo Fernando spera che la fortuna giri e che la prossima volta possa essere qualcun altro a farne le spese. Certo, partire davanti aiuta a evitare tanti guai… Rinato

Felipe Massa, voto: 10
Nelle qualifiche non convince, ma in gara si trova inaspettatamente nelle prime posizioni per via dell’incidente di Alonso e soprattutto di Webber, cosa che evidentemente lo galvanizza e lo porta al secondo posto finale dopo quasi due anni di astinenza! Speriamo che questa “nuova” esperienza faccia bene al pilota brasiliano che tutti dicono in partenza, ma lui dice: presente

Kamui Kobayshi, voto: 10
Il primo podio va festeggiato con un bel voto… il ragazzo poteva fare anche meglio, la strategia di gara non è stata certamente impeccabile, ma arrivare terzo sul circuito di casa è comunque una bella cosa. Farlo con una Sauber, non è da tutti. Un bronzo che vale oro!

Mark Webber, voto: 9
Parte bene, ma poi viene tamponato violentemente da Grosjean (strano vero?) e deve tornare mesto ai box per ripartire ultimo. Chiude nono, dimostrando che la Red Bull è tornata a essere la macchina da battere. Peccato perché un risultato pieno gli avrebbe permesso di accarezzare anche a lui sogni mondiali. Lottatore

Lewis Hamilton, voto: 7
Non è giornata, e si vede. Le prestazioni dell’inglese sono altalenanti, fa fatica a tenere il passo dei primi… e infatti non lo tiene. Alla fine porta a casa un quinto posto e dieci punti arrivando alle spalle del suo compagno di squadra Jenson Button (voto, 8) che questo fine settimana ha fatto tutto meglio di lui. La matematica dice che può ancora lottare per il titolo, a condizione di non fare più errori. Ondivago

Kimi Raikkonen, voto: 6
Causa l’uscita di scena del leader del mondiale alla prima curva, forse non è del tutto colpa sua, sono cose che nelle corse capitano, però… per il resto la sua è una gara piuttosto opaca, non certo da terzo pilota del mondiale, che si trova ai vertici più per la costanza di rendimento che per risultati particolari, cosa che lo tiene matematicamente in corsa per il titolo ma che fa sembrare molto improbabile che possa avere lo scatto necessario per vincere. Monotono

Michael Schumacher, voto: 5
Si ritira, per la seconda volta, e tutto sommato è un bene. Soprattutto per lui. Questa mediocre stagione ha lasciato una patina opaca sulle vittorie e sui titoli di un tempo, forse fermandosi potrà farli tornare alla giusta lucentezza. Opaco

Romain Grosjean, voto: 3
A inizio stagione il francese ci era molto simpatico, un po’ sopra le righe, un po’ temerario… ora però esagera. La direzione di gara ogni volta si inventa una punizione nuova per cercare di fargliela capire, ma sembra proprio una battaglia persa. Stavolta dieci secondi di stop per aver centrato l’incolpevole Webber alla prima curva. Troppa irruenza non giova a nessuno, neanche a lui. Speriamo che in Lotus non gli facciano avere il conto dei danni a fine stagione, altrimeni è un bel problema. Somaro

Formula 1, voto: n.c.
Nei prossimi giorni la Fota, la Fia, e una serie di altre sigle si trovano per definire il futuro della Formula 1. Speriamo in qualche idea che elimini o almeno riduca il fattore noia; non si dice di arrivare a bagnare la pista come aveva proposto Ecclestone, però qualcosa va fatto.

 

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