Nonostante l’aria rarefatta e una pista particolarmente ostica in cui trovare l’assetto perfetto, la Ferrari è, al momento, la monoposto da battere sull’Autodromo Hermanos Rodriguez, sede di quel GP del Messico in cui la Rossa non ha mai svettato dal ritorno in calendario nel 2015. Se nelle FP1 del mattino era stato Charles Leclerc a dettare il passo, nel turno pomeridiano il protagonista è stato Sebastian Vettel: il tedesco ha esaltato le doti della SF90 sul giro secco, scendendo fino a un 1’16”607 con il quale ha messo in riga tutto il resto della griglia.
Ha deluso, invece, il giovane monegasco che ha subito esaltato nella sessione mattutina disputata in condizioni intermedie: Leclerc ha infatti staccato il terzo tempo assoluto con quattro decimi di ritardo da Vettel, una prestazione condizionata da un testacoda e una vettura difficile da gestire soprattutto a livello del posteriore.
Tra i due troviamo la Red Bull di Max Verstappen, che nelle prove di time attack ha pagato solamente 115 millesimi dalla Ferrari numero 5: rispetto all’appuntamento di Suzuka, ora la power unit Honda sembra funzionare a dovere e potrebbe diventare la sorpresa del weekend, sia in qualifica che in gara.
A riprova delle ottime prestazioni del motore giapponese troviamo nella Top 10 anche le due Toro Rosso di Daniil Kvyat e di Pierre Gasly, rispettivamente sesto e settimo: che l’aria rarefatta stia dando una mano al vivaio Red Bull nel ritrovare un po’ di competitività per artigliare le posizioni che contano?
Con le Ferrari e le Red Bull sugli scudi, a fare le spese di questa situazione sono state le Mercedes: la miglior Freccia d’Argento è quella di Valtteri Bottas, quarto a sei decimi davanti al capitano Lewis Hamilton. Entrambe le W10 EQ Power+ hanno accusato un certo graining all’anteriore sinistra durante le simulazioni da qualifica, perdendo parecchio terreno rispetto ai rivali.
Al contrario, nel passo gara le monoposto Made in Brackley non hanno avuto rivali, staccando i migliori tempi in assoluto durante le prove di long run. Sicuramente domani il team di Toto Wolff concentrerà il lavoro in vista del Gran Premio, magari sacrificando le qualifiche nel tentativo di passare la Q2 con le Medie e stravolgere le strategie: sarà questa la chiave per ritornare in vetta?