A due settimane di distanza dall’eccezionale impresa di Charles Leclerc a Monza, il Mondiale di Formula 1 2019 è pronto ad accendere i motori per la prossima sfida iridata: nel weekend 20-22 settembre, infatti, le monoposto più veloci del mondo scenderanno in pista sul circuito Marina Bay, per dare vita a quel GP di Singapore che, entrato in calendario nella stagione 2008, è stato il primo Gran Premio disputato in notturna in tutta la storia della massima serie automobilistica.
Il Marina Bay Street Circuit è una pista realizzata dall’ingegnere tedesco Hermann Tilke: alla pari di altri tracciati cittadini come quello di Montecarlo o quello di Baku, in Azerbaijan, attraversa le parti più suggestive della città, con i suoi 5.063 metri per 23 curve. E’ inoltre dotato di un sofisticato impianto di illuminazione, curato dalla ditta italiana Valerio Maioli SpA di Ravenna che, con la sua potenza, riesce a soddisfare gli elevati standard di sicurezza richiesti dalla FIA. Il suo layout presenta dei settori molto tecnici, che rendono difficili le azioni di sorpasso tra i piloti: si tratta di una pista di tipo “stop&go”, contraddistinta da curve a 90° che impongono brusche frenate e repentine accelerazioni.
Tra queste spicca la curva 7, chiamata Memorial Corner che conclude il rettifilo in cui è presente una prima zona DRS: da questo punto si procede verso la Stamford in direzione della Padang, tutte ad angolo retto. L’ultimo settore, dove si fiancheggia il porto e la baia di Singapore, è poi tutto un susseguirsi di spigoli, che richiedono una grande destrezza da parte dei piloti per mantenere la velocità sufficiente in vista del rettilineo finale.
Rispetto ai precedenti round di Spa-Francorchamps e di Monza, dove la Ferrari ha potuto sfruttare il suo potente motore su piste che hanno essenzialmente richiesto un setup molto scarico a livello aerodinamico, il GP di Singapore sarà una sfida molto differente. Il Marina Bay è un circuito che richiede delle regolazioni diametralmente opposte, tramite le quali sarà fondamentale avere a disposizione una monoposto con tanta trazione per destreggiarsi al meglio sulle 23 curve da affrontare in notturna. Qui la Mercedes e la Red Bull saranno avvantaggiate rispetto alle Rosse di Maranello, le quali invece dovranno trovare il giusto compromesso per essere ugualmente competitive e giocarsi la vittoria finale.
Particolare attenzione dovrà essere posta sull’impianto frenante, particolarmente sollecitato per via delle continue staccate, così come sulla componente elettrica della power unit, che dovrà essere settata a dovere in modo da ottenere la giusta risposta ai bassi regimi. Più che la velocità massima, sarà l’accelerazione fuori dalle curve il “Santo Graal” per puntare al gradino più alto del podio, un risultato da conquistare con un’accurata gestione dei consumi, dal momento che il GP di Singapore è una delle gare più lunghe della stagione con i suoi 309 km da coprire nelle due ore di durata massima.
Venerdì 20 settembre
10:30 – Prove Libere 1
14:30 – Prove Libere 2
Sabato 21 settembre
12:00 – Prove Libere 3
15:00 – Qualifiche
Domenica 22 settembre
14:10 – Gara
Sabato 21 settembre
18:00 – Qualifiche
Domenica 22 settembre
18:00: Gara