Dopo il GP di Spagna dello scorso fine settimana, in cui la Mercedes ha centrato la quinta doppietta consecutiva della stagione 2019 e Lewis Hamilton è ritornato sul gradino più alto del podio, la Formula 1 è tornata oggi in azione. Il circuito di Barcellona-Catalunya, infatti, ospiterà le monoposto più veloci del mondo per una due giorni di test collettivi, dove tra l’altro la Pirelli metterà a disposizione le sue P Zero in versione 2020 al fine di accelerare lo sviluppo in vista del prossimo anno. Oltre alla maggior parte dei piloti titolari, scenderanno in pista anche diversi “rookie driver”: tra questi troveremo il nostro Antonio Fuoco con la Ferrari SF90, Nikita Mazepin con la Mercedes, Dan Ticktum con la Red Bull, Jack Aitken con la Renault, Pietro Fittipaldi con la Haas, Oliver Turvey e Sergio Sette Camara con la McLaren, Nick Yelloly con la Racing Point e Callum Ilott con la Alfa Romeo C38.
In questa prima giornata di test le uniche due squadre che sono state impegnate con entrambe le vetture sono state la Ferrari e la Racing Point: per quanto riguarda la Scuderia di Maranello, la Rossa con al volante Charles Leclerc è stata destinata allo sviluppo della SF90 in vista dei prossimi appuntamenti stagionali, mentre la seconda monoposto è stata portata in pista da Sebastian Vettel al fine di dare un feedback sulle nuove gomme Pirelli della prossima stagione. Nella scuderia “in rosa”, invece, Sergio Perez ha utilizzato la prima RP19 destinata al lavoro per la casa della P lunga, mentre la seconda macchina è stata affidata al giovane Nick Yelloly, attualmente destinato al lavoro al simulatore per la squadra con base in Regno Unito.
Nonostante la presenza di due vetture di Maranello in pista, la Mercedes ha di nuovo suonato la carica in questo primo giorno di test: Valtteri Bottas, infatti, è arrivato a un solo decimo di secondo dal record firmato sabato in qualifica, centrando un 1’15”511 con gomme a mescola C5, vale a dire la più morbida messa a disposizione dalla Pirelli. Oltre al lavoro in ottica time attack, il finlandese si è anche concentrato sulla distanza, inanellando ben 131 giri al volante della sua W10 EQ Power+.
In seconda posizione troviamo la Ferrari di Charles Leclerc, capace di firmare un 1’16”933 con gomme a mescola C2, mentre ha conquistato il terzo posto, un po’ a sorpresa, la Toro Rosso di Daniil Kvyat. Il pilota russo ha scalzato la Renault di Nico Hulkenberg facendo segnare un 1’17”679, mentre il tedesco si è fermato sull’1’18”051. A seguire si è assicurato un posto in Top 5 il secondo pilota della Red Bull, Pierre Gasly, nonostante lo stop anticipato ad un’ora dal termine delle prove pomeridiane per un guasto alla trasmissione della sua RB15.
A poco più di un decimo da Gasly si è issato fino alla sesta piazza lo spagnolo Carlos Sainz (1’18”263), che nella sessione pomeridiana ha lasciato il sedile della sua McLaren MCL34 al giovane Lando Norris. Il pilota britannico non ha fatto meglio del decimo tempo (1’18”567), sopravanzato dalla Haas oggi portata in pista dal collaudatore Pietro Fittipaldi (1’18”326), da Nick Yelloly con la Racing Point (1’18”361) e da Sebastian Vettel con la seconda Ferrari SF90. Il quattro volte Campione del Mondo tedesco ha dato una mano alla Pirelli nello sviluppo delle gomme 2020, firmando un tempo di 1’18”425, mentre Sergio Perez si è assestato sull’1’19”719, che gli è valso l’11esimo tempo assoluto. La sorpresa di giornata, però, porta il nome di Callum Ilott: il pilota britannico, attualmente impegnato in Formula 2, aveva centrato il suo miglior crono di giornata (1’19”819), quando alla curva 3 ha perso il controllo della sua Alfa Romeo ed è finito contro le barriere di protezione. La monoposto è stata distrutta dall’impatto, mentre Ilott, dopo la visita al centro medico, ne è uscito incolume. Ha chiuso la classifica di giornata il francese Nicholas Latifi, ultimo con la Williams FW42 (1’20”670).