Terminato il primo giorno di test, questa mattina il circuito di Barcellona-Catalunya ha ospitato la seconda giornata di prove collettive del Mondiale di Formula 1 2019, nella quale la Pirelli è stata di nuovo appoggiata dalla Ferrari e dalla Racing Point nel portare avanti lo sviluppo delle gomme P Zero del 2020. Tanti i “rookie driver” che si sono fatti trovare pronti al semaforo di partenza: nella Scuderia di Maranello gli occhi sono stati puntati sul nostro Antonio Fuoco, mentre in casa Mercedes è stato il giovane Nikita Mazepin a portare in pista la W10 EQ Power+. La Red Bull, invece, si è affidata a Dan Ticktum, mentre la Renault ha potuto contare sull’aiuto di Jack Aitken. La McLaren ha dato l’opportunità di provare la MCL34 motorizzata Renault a Oliver Turvey e a Sergio Sette Camara, mentre la Scuderia Toro Rosso, la Haas e l’Alfa Romeo Racing hanno preferito puntare sui titolari Alexander Albon, Kevin Magnussen e Kimi Raikkonen.
Chi si è fatto notare in questo secondo giorno di test è certamente il russo Nikita Mazepin, oggi alla sua prima esperienza al volante della W10 EQ Power+. Pilota titolare nel team ART Grand Prix, con il quale quest’anno è impegnato in Formula 2 e l’anno scorso ha chiuso secondo in GP3, Mazepin ha iniziato la giornata concentrandosi sulla consistenza in pista, inanellando fino a 82 giri durante la mattinata quando un’escursione fuori pista all’altezza della curva 11 ha sancito il termine provvisorio delle sue prove. Nikita è poi tornato al volante nel pomeriggio, quando ha proseguito il programma di lavoro previsto portando a termine ben 128 giri sulla Stella d’Argento: ma non è tutto, perchè il pilota russo si è distinto anche nel time attack, dal momento che ha stampato il giro veloce di giornata fermando il cronometro sull’1’15”775, a poco più di tre decimi dal record fatto segnare in qualifica da Valtteri Bottas.
Mazepin è stato anche l’unico ad abbattere la barriera dell’1’16”, dal momento che il secondo crono nella classifica dei tempi è stato firmato da Alexander Albon e si assesta sull’1’17”079. Il pilota thailandese si è tenuto dietro entrambe le Ferrari, con il nostro Antonio Fuoco terzo davanti al titolare Charles Leclerc, quarto e oggi impegnato nel portare avanti il lavoro per la Pirelli iniziato ieri da Vettel. Il calabrese ha fermato il cronometro sull’1’17”284 e si è concentrato su diverse prove comparative con rastrelli aerodinamici e sensori, al fine di scovare quali siano i “difetti” prestazionali della Rossa. Il monegasco, invece, ha arpionato un 1’17”349 con gomme non marchiate, per un totale di 127 giri.
Quinto tempo per Kimi Raikkonen: il finlandese oggi ha rilevato il giovane Callum Ilott al volante della C38 motorizzata Ferrari, centrando un 1’17”393 e portando avanti lo sviluppo in modo da ritrovare la competitività in vista di Montecarlo dopo lo scorso (deludente) GP di Spagna. Dietro di lui si è assestato Jack Aitken con la Renault (1’17”621), il quale ha preceduto il leader della mattinata, vale a dire Kevin Magnussen: il pilota danese è rimasto a lungo in cima al monitor dei tempi, per poi esser scavalcato una volta dedicatosi alle prove sulla distanza. Nick Yelloly con la Racing Point e Nicholas Latifi con la Williams hanno completato la Top 10, mentre non hanno impressionato nè Dan Ticktum, alla prese con un cedimento meccanico sulla sua Red Bull che gli ha impedito di girare con costanza, nè la McLaren, oggi in pista con Oliver Turvey e Sergio Sette Camara. I due piloti sono scivolati al di fuori dei migliori dieci tempi di giornata, divisi dalla Racing Point di un Lance Stroll che ha sostituito il compagno di squadra Sergio Perez nello sviluppo delle gomme Pirelli che vedremo l’anno prossimo.