Tutto è cominciato con la protesta di Lewis Hamilton a Londra in favore del movimento Black Lives Matter, il quale è stato creato per la lotta contro le ingiustizie dovute alle discriminazioni etniche delle persone di colore in tutti gli aspetti della società: dal mondo del lavoro a quello dello sport. Una presa di posizione che ha portato non solo il pilota britannico a fondare la “Hamilton Commission” in partnership con la Royal Academy of Engineering, voluta per sostenere la partecipazione dei neri negli sport motoristici, ma anche alla decisione della Mercedes di rivedere l’asset interno al team che, questo weekend, scenderà in pista sul Red Bull Ring per la prima prova del Mondiale di F1 2020.
Il reparto corse della Stella d’Argento, infatti, ha voluto sposare le scelte del suo capitano e ha deciso di creare una nuova livrea per le due W11 EQ Power+, monoposto che saranno portate in pista, appunto, da Hamilton e da Bottas. La tradizionale colorazione argentata delle due vetture ha lasciato posto a una tonalità nera molto elegante, che lascia trasparire anche un significato molto profondo di sensibilizzazione del team verso la lotta al razzismo e alle discriminazione sociali.
“Siamo orgogliosi della nostra cultura e dei nostri valori – recita il comunicato ufficiale della Mercedes – Premiamo il contributo di ogni singolo individuo e i membri del nostro team ci dicono che l’esperienza all’interno del nostro team è inclusiva. Ma nella nostra organizzazione, solo il 3% della nostra forza lavoro si identifica come appartenente a gruppi etnici minoritari e solo il 12% dei nostri dipendenti sono donne. Questa mancanza di diversità dimostra che dobbiamo trovare nuovi approcci per attrarre talenti da molte aree della società che attualmente non raggiungiamo. Sappiamo che il nostro team sarà più forte se riusciremo ad attrarre talenti dal pool più ampio possibile e ci impegniamo a raggiungere questo obiettivo attraverso azioni positive“.
Le due monoposto, inoltre, saranno impreziosite da una chiara frase che vuole andare contro ogni forma di razzismo, attraverso la dicitura “End Racism” presente sull’Halo e l’hashtag #WeRaceAsOne lanciato in questi giorni dal mondo della Formula 1. Una scelta ampiamente condivisa da Lewis Hamilton, che ha così commentato la decisione del suo team: “E’ molto importante capire questo momento e utilizzarlo per educare noi stessi, sia che si tratti di un individuo, di un marchio o un’azienda e che si possano apportare cambiamenti reali e significativi quando si tratta di garantire l’uguaglianza e l’inclusione. Ho vissuto personalmente il razzismo nella mia vita e ho visto la mia famiglia e i miei amici sperimentare il razzismo. E parlo con il cuore quando faccio appello al cambiamento. Quando ho parlato con Toto delle mie speranze sui progetti che avremmo potuto realizzare come team, ho detto anche che è importante rimanere uniti. Vorrei ringraziare enormemente Toto e tutto il Consiglio d’Amministrazione della Mercedes per aver trovato il tempo di ascoltare, di parlare e di capire veramente le mie esperienze, la mia passione, e per aver fatto questo passo avanti così importante“.
A seguire, queste sono state le parole di Toto Wolff, team principal e amministratore delegato del team Mercedes AMG Petronas: “Razzismo e discriminazione non hanno posto nella nostra società, nel nostro sport o nel nostro team: questa è una convinzione fondamentale per Mercedes. Ma avere le giuste convinzioni e la giusta mentalità non è sufficiente se rimaniamo in silenzio. Vogliamo usare la nostra voce e la nostra piattaforma globale per parlare a favore del rispetto e dell’uguaglianza, e la Freccia d’Argento correrà in nero per l’intera stagione 2020 per dimostrare il nostro impegno a favore di una maggiore diversità all’interno della nostra squadra e del nostro sport“.