Dopo l’ultimo appuntamento di Abu Dhabi e i successivi test per giovani piloti, il Mondiale di Formula 1 ha chiuso definitivamente la stagione 2020, concentrando tutti i propri sforzi verso un Campionato 2021, si spera, molto diverso e più “normale”. In questo senso gli organizzatori del Circus iridato, di concerto con la Federazione Internazionale dell’Automobile, hanno pubblicato e confermato il calendario del prossimo anno, che vedrà ben 23 Gran Premi all’attivo per un programma di gare veramente fitto, con partenza il 21 marzo in Australia.
Come vi abbiamo anticipato qualche tempo fa, le novità rispetto al passato sono lo spostamento del round di Monza di inizio settembre a metà mese a favore del GP d’Olanda a Zandvoort e l’annullamento definitivo del GP del Vietnam, che invece avrebbe dovuto prendere il via nel fine settimana del 25 aprile. Una mancanza dovuta sia alla difficile situazione legata all’emergenza Coronavirus che all’arresto dell’ormai ex-sindaco di Hanoi Nguyen Duc Chung, accusato di corruzione, contrabbando e riciclaggio di denaro dopo aver rubato alcuni documenti segreti dello Stato vietnamita.
In questo modo, quindi, il calendario del Mondiale di F1 2021 è per il momento caratterizzato da un “posto vacante” subito dopo il GP inaugurale a Melbourne, quello in Bahrain e quello in Cina… che potrebbe però essere coperto da un ritorno molto gradito da parte di tutti i fans del Circus iridato. Secondo quanto riportato dal sito web racefans.net, la pista più papabile a riempire questo buco vuoto potrebbe essere quella di Imola, che già lo scorso anno aveva dato spettacolo con il GP dell’Emilia-Romagna nel primo weekend di novembre.
Se l’accordo andasse in porto la Formula 1 prenderebbe la direzione voluta dal Presidente della giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, vale a dire la riconferma stabile dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola nel calendario annuale della massima serie automobilistica: “Con la stessa squadra del 2020 lavoreremo per la conferma del GP dell’Emilia-Romagna di Imola anche il prossimo anno e per il suo stabile inserimento in calendario. È un periodo difficile ma abbiamo dimostrato ancora una volta che non ci fermiamo e che sappiamo guardare avanti”. Le uniche difficoltà, in questo caso, sono rappresentate dalle candidature di Portimao e della Turchia, quest’ultima però alle prese nel periodo primaverile con il Ramadan: che sia veramente questa l’occasione per far tornare Imola al suo antico splendore?