Anche i più grandi campioni hanno bisogno di un pizzico di fortuna: come successo a Max Verstappen al Gran Premio di Città del Messico di Formula 1, dove l’olandese è riuscito ad ottenere la quarta vittoria consecutiva, la sedicesima stagionale, grazie alla bandiera rossa intervenuta a metà gara. Al contrario, la strategia della Ferrari è stata resa inefficace da tale sospensione, impedendo alla Rossa di conquistare il successo.
Alla partenza, Verstappen ha beffato Charles Leclerc e Carlos Sainz con un buon spunto dalla terza casella. Anche il compagno di squadra Sergio Perez ha tentato altrettanto, tuttavia il messicano ha chiuso troppo su Leclerc ed è volato fuoripista. Una giornata da dimenticare per l’idolo di casa, ormai sempre più fuori dai progetti di Red Bull.
Tornando alla corsa, Verstappen ha tenuto il comando davanti al tandem Leclerc-Sainz, ma i due ferraristi sono balzati al comando dopo la sosta dell’olandese. La strategia adottata dalla Scuderia di Maranello – basata su un solo stop – si stava dimostrando efficace, ma a rovinare i suoi piani è stato Kevin Magnussen, finito violentemente contro il muro pochi giri dopo il rientro ai box delle due Rosse.
Verstappen ne ha approfittato per cambiare le gomme, ma la direzione gara è stata costretta a chiamare la red flag per riparare le barriere. Il GP è ripartito con Verstappen, Leclerc, Lewis Hamilton e Sainz, ma le due Ferrari hanno dovuto cedere il passo alla Red Bull e alla Mercedes-AMG.
In questo modo, Verstappen è riuscito a tagliare per primo il traguardo, davanti ad Hamilton (autore del giro più veloce), Leclerc e Sainz. Lando Norris ha rimontato dal fondo e ha chiuso quinto con la McLaren, seguito da George Russell con l’altra Mercedes-AMG. Bella prova di Daniel Ricciardo, settimo su AlphaTauri. Chiudono a punti Oscar Piastri (McLaren), Alex Albon (Williams) ed Esteban Ocon (Alpine).