Non solo nelle tre grare disputate fino ad ora ci sono stati tre vincitori differenti, ma anche nelle qualifiche continuano a rimescolarsi le carte in un mondiale di Formula 1 che non era così incerto e combattuto da parecchi anni.
Le sorprese cominciano fin dal primo turno di qualifica, con piloti (senza offesa) di secondo piano che dettano l’andatura. Felipe Massa spicca nella parte alta della classifica, andando anche meglio del suo compagno di squadra Fernando Alonso che esce fin dal primo giro con le gomme morbide, a dimostrazione che in Ferrari sono ben conspevoli dei loro limiti.
Il primo colpo di scena però lo offre Michael Schumacher (ebbene sì, ancora lui) che dopo la prima fila della Cina non riesce a qualificarsi per il Q2, la seconda sessione di qualifica. Un problema all’ala posteriore gli ha impedito di scendere in pista per un secondo tentativo e questo è stato fatale per il pilota tedesco della Mercedes.
Nel Q2 le cose tornano lentamente alla normalità, con Felipe Massa che non riesce ad andare oltre la 14a posizione. Con lui vengono eliminati Raikkonen, che nella prima parte aveva fatto vedere cose egregie, quindi Kobayashi e anche Maldonado che sembrava poter ambire a qualcosa di più della 17a posizione.
La Mercedes di Nico Rosberg, fresco vincitore della Cina, parte bene ma nella seconda metà del circuito offre prestazioni inferiori alla concorrenza, con Mark Webber che prende la pole provvisoria immediatamente sopravanzato da Sebastian Vettel che sembra essere tornato quello di un anno fa dopo solo una settimana dalla deludente prova (soprattutto in qualifica) registrata in Cina.
L’unica certezza di questa F1 sembra essere Lewis Hamilton, secondo con la sua McLaren e Fernando Alonso, nono con la Ferrari. Webber chiude le qualifiche terzo davanti a Jenson Button mentre Rosberg non riesce ad andare oltre la quinta posizione. Ottima prova di Ricciardo, Grsojean e Perez che occuperanno hanno fatto registrare rispettivamente la sesta, settima e ottava posizione in griglia. Rispetto ai tempi effettivamente registrati Pastor Maldonado verrà ulteriormente arretrato in griglia per aver sostituito il cambio e partirà quindi dalla 22a posizione.
GP Bahrain 2012, griglia di partenza
1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 1:32.422
2 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1:32.520
3 Mark Webber Red Bull Racing-Renault 1:32.637
4 Jenson Button McLaren-Mercedes 1:32.711
5 Nico Rosberg Mercedes 1:32.821
6 Daniel Ricciardo STR-Ferrari 1:32.912
7 Romain Grosjean Lotus-Renault 1:33.008
8 Sergio Perez Sauber-Ferrari 1:33.394
9 Fernando Alonso Ferrari No time
10 Paul di Resta Force India-Mercedes No time
11 Kimi Räikkönen Lotus-Renault 1:33.789
12 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1:33.806
13 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1:33.807
14 Felipe Massa Ferrari 1:33.912
15 Bruno Senna Williams-Renault 1:34.017
16 Heikki Kovalainen Caterham-Renault 1:36.132
17 Michael Schumacher Mercedes 1:34.865
18 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari 1:35.014
19 Vitaly Petrov Caterham-Renault 1:35.823
20 Charles Pic Marussia-Cosworth 1:37.683
21 Pedro de la Rosa HRT-Cosworth 1:37.883
22* Pastor Maldonado* Williams-Renault No time
23 Timo Glock Marussia-Cosworth 1:37.905
24 Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1:38.314
*Arretrato di 5 posizioni in griglia per aver sostituito il cambio