La Formula 1 ritrova una grande protagonista del passato, che tornerà in un binomio che ha scritto pagine importanti della storia di questo sport. La Honda sarà di nuovo nel paddock e tornerà con quella scuderia che per anni le è stata partner indiscusso: la McLaren. Dal 2015 la casa giapponese fornirà i motori al team inglese (in sostituzione di Mercedes) tornando nel «circus» dopo una assenza durata 7 anni, quando nel 2008 si era ritirata a causa della crisi economica.
MOTIVI DEL RIENTRO
La decisione della Honda di rientrare in Formula Uno è legata anche a opportunità industriali. Con le nuove regole, infatti, i giapponesi possono sfruttare le esperienze accumulate nelle corse e trasferirle sulle vetture stradali, conferma Takanobu Ito, soprattutto per quanto riguarda turbocompressori e sistemi di recupero dell’energia. La Honda vanta una lunga esperienza sulla tecnologia ibrida: dopo averla applicata su berline e citycar per ridurre i consumi, ora la «proverà» per la prima volta su di una supercar. La Nsx, erede di una fortunata e avveniristica sportiva nata negli anni 90, che rinascerà nel 2014. All’insegna del “politically correct”.
UNA CASA STORICA
Fra il 1988 e il 1991 le McLaren-Honda hanno dominato il campionato grazie alla formidabile accoppiata Prost-Senna. Nel 1988 addirittura, le due monoposto con i colori bianchi e rossi dello sponsor (la famosa marca americana di sigarette) vinsero 15 gran premi su sedici. Il progetto, quindi, non può che essere ambizioso: Honda svilupperà un motore V6 turbo (dal 2014 in F1 entreranno in vigore le nuove regole che dovrebbero riportare i “motoristi” al centro della scena) di 1.6 litri dotato di un sofisticato sistema Kers. Takanobu Ito, presidente di Honda, commenta così la decisione: “Il nostro obiettivo è diventare numero uno”. Esaltato anche Martin Withmarsh, team principal della McLaren: “Insieme alla Honda abbiamo vissuto e costruito alcuni tra i momenti più belli della Formula 1 che tutto il mondo ancora ricorda”.
IL RUOLO DELLA HONDA
Honda sarà responsabile dello sviluppo, produzione e fornitura del propulsore, compreso il motore e il sistema di recupero dell’energia, mentre la McLaren sarà responsabile dello sviluppo e della produzione del telaio e della gestione della nuova squadra, McLaren Honda. A partire dal 2014, le nuove regole della F1 richiedono l’introduzione di un motore 1.6 litri ad iniezione diretta turbo V6 con sistema di recupero dell’energia. L’opportunità offerta dal mondo delle corse di sviluppare ulteriormente queste tecnologie è stata determinante per la decisione di Honda di partecipare alla F1.
I COMMENTI POSITIVI DI TODT ED ECCLESTONE
Jean Todt, presidente della FIA, ha accolto positivamente la notizia: “Sono molto felice di apprendere l’importante decisione di Honda di tornare in Formula Uno con la McLaren dal 2015. L’introduzione del nuovo sistema di propulsione dal prossimo anno, con un motore 1.6 litri a 6 cilindri con iniezione diretta e il recupero di energia, è una sfida entusiasmante e dimostra una visione per il futuro dello sport. Sono certo che Honda diventerà un forte concorrente negli anni a venire”. E anche Bernie Ecclestone, CEO del Gruppo Formula Uno, si è detto soddisfatto: “E’ un grande piacere vedere il ritorno di Honda in Formula Uno. La loro tecnologia motoristica e la passione per gli sport motoristici li rendono un concorrente naturale in Formula Uno.”