Ferrari competitiva al GP del Canada in onore di Gilles Villeneuve

F1 GP Canada 2012
Il GP del Canada non è solo la settima gara del calendario di F1 2012, e non è un gran premio speciale solo perché si corre su un circuito cittadino. Ma anche e soprattutto perché si corre sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, indimenticato ed indimenticabile pilota Ferrari.
Il fatto che il circuito di Montreal sia intitolato a Gilles Villeneuve avrà un significato particolare quest’anno, nel trentesimo anniversario della sua morte. Alonso e Massa erano a Maranello lo scorso mese in occasione della ricorrenza, che ha visto per l’occasione Jacque Villeneuve sulla Ferrari 312 T4 dopo 30 anni. “È stato un evento molto emozionante – ricorda Alonso – L’anniversario della morte di Gilles è stata una giornata molto speciale, con il figlio Jacques che ha guidato l’auto del padre sulla pista Fiorano, davanti alla moglie e all’altra figlia di Gilles. Ora andiamo su un circuito che porta il suo nome, in una città che ha sempre avuto molti sostenitori della Ferrari, dove vogliamo fare bene per dare ai nostri tifosi e ai fan di Gilles qualcosa per cui essere felici”.
Nella specialità dell’evento diventa quindi ancora più una consuetudine per la Scuderia del Cavallino Rampante preparare al meglio la gara di domenica, se poi hai un pilota in testa alla classifica piloti F1 2012, vincere diventa ancora di più una priorità.
Una situazione davvero pesante ma se ti chiami Scuderia Ferrari, certe pressioni nel box diventano un’abitudine.

Fernando Alonso difende il mondiale piloti
Ad inizio stagione, visto il pacchetto tecnico presentato dalla Ferrari F2012, eravamo tutti molto scettici, perfino gli uomini in rosso, ed ora vedere Fernando Alonso in vetta al mondiale piloti sembra incredibile.
Ma lentamente il team tecnico di Maranello ha migliorato la performance ad un punto tale da permettere al pilota spagnolo di vincere una gara e finire nelle ultime due sul podio. “Guidare il campionato è solo l’inizio, è un punto di partenza, perché l’obiettivo finale è essere in testa al campionato dopo l’ultima gara in Brasile nel mese di novembre – afferma Alonso – È un campionato lungo e i punti guadagnati nelle prime sei gare ci hanno permesso di essere in testa, ma siamo ben consapevoli di dover migliorare. Abbiamo bisogno di rendere la vettura più veloce, lavorando sodo, senza commettere errori e cercando quella costanza così difficile da trovare in questo campionato”.
Il GP del Canada ha un disegno che mette in risalto trazione e velocità, che sono il tallone d’Achille della monoposto di Maranello: “Penso che dall’inizio della stagione abbiamo migliorato la vettura in queste due aree e il Canada sarà un buon test in questo senso – conferma Alonso – In questo fine settimana speriamo di vedere una Ferrari competitiva: sarà molto importante per noi, non solo per questa gara, ma anche per il resto della stagione”.
Il mondiale di F1 2012 ha visto sei vincitori su sei gare fin’ora disputate: mai un campionato è stato così imprevedibile: “È difficile fare anticipazioni in una stagione così imprevedibile, con sei gare piene di alti e bassi. Tuttavia, non vedo alcun motivo per cui la Ferrari non dovrebbe essere competitiva in Canada, capace di lottare per le prime posizioni – dice il pilota spagnolo – Vincere gare non è facile, e neanche finire sul podio lo è, ma la cosa importante è fare punti e riuscire ad essere costanti”.
Un ultimo punto sul prossimo fine settimana: per un appassionato di sport come Alonso, il giorno della gara sarà importante anche perché si gioca Spagna – Italia nel Campionato Europeo di calcio. “La squadra di calcio spagnola è stata molto forte nel corso degli ultimi due anni e quindi direi che è favorita in questo torneo. Se riesco a vincere la gara di domenica sarà comunque una giornata fantastica, qualunque sia il risultato nel calcio!”.

Felipe Massa si sente più sicuro
Il GP di Monaco ha visto rinascere Felipe Massa, un pilota chenel 2008 si è giocato il mondiale di F1 anche oltre il traguardo dell’ultimo gran premio.
“Penso che Monaco sia stato un buon weekend per me, perché sono stato competitivo fin dall’inizio delle prove libere. Durante tutto il fine settimana sono stato costante, nelle libere, in qualifica e in gara – afferma Massa – Mi sono trovato particolarmente a mio agio con la macchina, si è lavorato nella giusta direzione per adattarla al mio stile di guida e mi auguro che questo trend positivo possa continuare, a partire dalla gara in Canada e fino alla fine del campionato”.
Ma perché un cambiamento così improvviso al Principato? “La prima è che il set-up richiesto per Monaco è molto diverso da quello richiesto da altre piste, ma anche se il circuito cittadino fa storia a sé, possiamo almeno provare a seguire la direzione presa lì e cercare di farla funzionare su altri tracciati. Anche se ammetto che è una situazione insolita, forse per quanto mi riguarda è la migliore direzione da prendere perché la F2012 funzioni bene. È anche vero che a Monaco ci sono meno punti in cui vengono esercitate elevate forze laterali sulla vettura, punto debole della nostra auto. Abbiamo provato questo approccio anche al simulatore, ma lì non è sempre facile ottenere una risposta chiara, motivo per cui occorre continuare a sperimentare sui campi di gara”.
Massa è riuscito a reggere la pressione e dopo il risultato di Monaco l’ha messa da parte. “Ora mi sento decisamente più sicuro – ammette il pilota brasiliano – Mi sento più forte anche se non troppo felice: è vero che Monaco è stata una buona gara ma dopo il lavoro fatto fin dalle prime prove libere mi aspettavo di poter lottare per il podio. Abbiamo avuto la possibilità di farlo, abbiamo avuto un ritmo abbastanza buono, ma una performance migliore in qualifica avrebbe accresciuto le nostre possibilità per domenica. È stato molto positivo rispetto all’inizio della stagione, ma non possiamo esserne soddisfatti, ora dobbiamo lavorare molto se vogliamo ottenere qualcosa di più. Se troviamo la giusta direzione, so cosa posso fare”.
Per quanto riguarda questo fine settimana a Montreal, Massa si augura di far bene su un altro tracciato fuori dall’ordinario. “Ci sono molte chicanes, quindi serve una macchina che vada bene sui cordoli e, nonostante le numerose similitudini, rispetto a Monaco a Montreal occorre una buona velocità sul lungo rettilineo – spiega Massa – Serve un giusto compromesso con la trazione in uscita dalle chicanes, perché non si può semplicemente mettere più carico aerodinamico sulla vettura e poi avere troppa resistenza sui rettilinei veloci. A Monaco le gomme non hanno mai avuto un degrado alto, anche nella prima sessione di prove, e questo ci ha molto sorpreso. Questo weekend avremo gli stessi pneumatici – Soft e Supersoft – e sarà fondamentale capirne le prestazioni già dal venerdì per iniziare a pianificare la nostra strategia di gara”.

Montezemolo alla CNN: “Dobbiamo provare a vincere”
Luca di Montezemolo è da poco più di vent’anni il Presidente della Ferrari ma non ha ancora smesso di entusiasmarsi per un ruolo che, come ripete sovente, è la sua vita. “Sono da vent’anni Presidente della Ferrari. È una grande responsabilità ma è fantastico – ha detto Montezemolo in un’intervista alla CNN registrata la scorsa settimana e trasmessa pochi giorni fa – Siamo presenti in circa sessanta mercati nel mondo. Qualche settimana fa sono stato alla Stanford University e c’erano settecento ragazzi ad ascoltarmi. Sono molto orgoglioso che fossero lì a sentire non me, ma il Presidente della Ferrari”.
Montezemolo ha ribadito la sua fiducia nelle chance della Scuderia nel campionato 2012, ritenendo possibile la vittoria: “Certamente sì, è possibile. Dobbiamo provare a vincere. Sono molto orgoglioso del fatto che, dal 1997 fino ad oggi, con l’eccezione di pochissimi anni, la Ferrari ha sempre vinto o ha perso per un soffio. Siamo stati sempre al top. In questo sport è difficile vincere ma è ancor più difficile mantenersi costantemente al vertice. All’inizio dell’anno ero molto deluso dalla macchina che non era quella che mi aspettavo ma abbiamo della gente fantastica in squadra. Io li spingo moltissimo e loro lavorano giorno e notte. Ho grande fiducia in Stefano Domenicali, sul quale ho investito per il futuro. Alonso è fantastico e sono anche molto contento del weekend di Massa a Monaco: conto su di lui per levare punti preziosi agli avversari. Bisogna comunque lavorare tantissimo perché non sono ancora soddisfatto. Nei giorni scorsi ho inviato un messaggio a tutta la squadra ribadendo che vincere dipende solo da noi. Tutti dobbiamo dare il massimo. Dobbiamo essere perfetti. Ognuno deve raggiungere la pole position nel proprio lavoro. Dobbiamo ancora migliorare la macchina e sono molto contento della reazione della squadra”.
Il Presidente non si è sottratto alla domanda di rito sulla coppia dei piloti della Scuderia, attuale e del futuro: “In questo momento sono concentrato su tutto, tranne che su questo. Vedremo dopo. Alonso è il miglior pilota del mondo. Alonso è uno di quei piloti che, come Lauda e Schumacher, hanno avuto un’importanza molto grande nella mia vita professionale e in quella della Ferrari. Ha tutte le caratteristiche per vincer ma dobbiamo migliorare la macchina. Credo che Felipe farà bene nella seconda parte del campionato. Non dimentichiamoci che nel 2008 ha tagliato il traguardo in Brasile da campione, anche se poi Hamilton l’ha battuto di un soffio. Alonso ha un atteggiamento fantastico: proprio come Schumacher sa lavorare a stretto contatto con la squadra e ha un atteggiamento sempre positivo anche nei momenti difficili. Adesso l’obiettivo è migliorare in vista dell’appuntamento in Canada”.
Infine, Montezemolo ha fatto un accenno alla futura organizzazione della Formula 1, riferendosi al Patto della Concordia che entrerà in vigore a partire dal 2013. “Credo che ci debba sempre essere un triangolo: la Fia, le squadre e i proprietari dei diritti commerciali – ha detto Montezemolo – Ho sempre lavorato per questo. Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione e il Patto della Concordia è cruciale. Abbiamo bisogno di nuove regole, stiamo spendendo troppo. La Ferrari corre perché la Formula 1 è uno sport ma anche perché rappresenta il laboratorio più avanzato di ricerca tecnologica, con un’importante ricaduta sulle auto di serie; però, se assume troppa importanza l’aerodinamica, allora questo elemento si perde. Quanto all’IPO, penso che sia una cosa positiva, per la trasparenza e la stabilità. È la soluzione migliore e anche in questo caso deve esserci il triangolo di cui ho parlato prima”.

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