Ferrari con la bandiera della marina militare, proteste del governo indiano

Quello che nelle intenzioni voleva essere “un piccolo contributo, con grande rispetto per le autorità indiane” da parte di Ferrari che nei giorni scorsi ha deciso di apporre una bandiera della marina militare sulle proprie vetture, si tramuta in una sorta di caso diplomatico. La decisione presa da Luca Cordero di Montezemolo in vista del GP di Greater Noida, 50 chilometri a nord di New Delhi,  non è infatti stata affatto gradita dalle autorità indiane che fanno sapere, in una nota, che “l’utilizzo eventi sportivi per promuovere cause che non sono di quella natura significa non essere coerenti con lo spirito sportivo”.

Queste le parole del Ministero degli Esteri indiano, il cui pensiero sposa le posizioni di un’associazione di pescatori che già aveva protestato nei confronti dell’iniziativa della Casa di Maranello. Il Presidente del Forum Nazionale dei Pescatori Indiani ha dichiarato: “Il fatto che abbiano permesso di mettere la bandiera italiana sulle vetture è un affronto alla società indiana e una sfida alla nostra comunità”.

Anche lo storico patron della F1, Bernie Ecclestone, è intervenuto prontamente sulla questione, sostenendo che lo sport in generale non ha nulla a che fare con questioni esclusivamente “politiche”. Conversando con i giornalisti presenti al circuito indiano di Greater Noida, dove si svolgono le prove del Gran Premio asiatico, Ecclestone ha aggiunto che “la competenza per questa questione è delle federazioni nazionali“.

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