GP Corea F1: simulazione del giro di pista con le gomme Pirelli

GP Corea 2012 di F1: curve diverse per i Pirelli P Zero Soft e Supersoft
Mescole soft e supersoft per affrontare le diverse velocità e curve del circuito coreano di Yeongam. I P Zero Yellow e i P Zero Red dovranno affrontare uno dei circuiti più difficili per questo tipo di mescole. Yeongam, infatti, alterna curve veloci come quelle di Suzuka a parti che richiamano la pista di Monaco, con effetti sulle gomme le cui performance sono costantemente messe a dura prova.
Il circuito coreano è poco utilizzato durante l’anno, per cui nel corso del weekend il tracciato tende a gommarsi progressivamente.
Yeongam è un circuito semi-permanente: il tratto che costeggia il porto, infatti, viene normalmente utilizzato come strada cittadina e presenta, dunque, diversi livelli di grip. Alla complessità della pista si aggiungono condizioni meteo incerte, tipiche di questo periodo, che non fanno escludere l’uso delle gomme intermedie e da bagnato estremo (Cinturato Green e Cinturato Blue).
Il set-up aerodinamico adottato dai Team per il Gp di Corea è simile a quello che si vede in Giappone, con medi e alti livelli di carico aerodinamico. Tuttavia, le richieste della trazione sono maggiori rispetto a quelle di Suzuka, quindi le squadre utilizzano mappature differenti per scaricare tutta la potenza a terra nelle curve lente.
Il graining può essere un rischio in Corea, specialmente nelle condizioni di scarso grip all’inizio del weekend. Il graining si produce quando le monoposto sono sottoposte a un’eccessiva spinta trasversale che provoca un irregolare consumo del battistrada con effetto sulle prestazioni.
Il lungo rettilineo all’inizio del giro non aiuta a mandare velocemente le gomme in temperatura, sottoponendo così gli pneumatici a ulteriore stress.
Le aree di forte frenata sono tipiche del GP di Corea: nella curva 3, ad esempio, le monoposto sono soggette a una decelerazione che raggiunge i 5,2 g in frenata con un carico di oltre 900 chili sulle gomme anteriori per effetto del trasferimento di peso.
La parte più impegnativa per gli pneumatici è la sezione che va dalla curva 10 alla 17, caratterizzata da una sequenza continua di curve con rapidi cambi di direzione. A Yeongam, il lavoro maggiore spetta alle mescole supersoft, chiamate ad assicurare il massimo grip nelle curve, e all’anteriore destra, per effetto del senso antiorario della pista.

Il commento di Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli
“A Yeongam portiamo le stesse mescole dello scorso anno anche se allora la combinazione soft-supersoft era sembrata avventata, a causa dell’elevato carico laterale
– dice Paul Hembery – Ma proprio l’esperienza del 2011 ci ha convinto a confermare questa scelta: lo scorso anno, infatti, le supersoft durarono 10 o più giri e le soft oltre i 20, consentendo una strategia a due pit stop per la gran parte dei piloti. Strategia che ci attendiamo si ripeta anche questo weekend.
Considerato che quest’anno le gomme Pirelli di F1 sono tutte più morbide (a eccezione delle supersoft, rimaste identiche) possiamo attenderci una gara più veloce rispetto a quella del 2011, a dispetto delle regole aerodinamiche introdotte quest’anno che hanno rallentato tutte le monoposto.
Quello coreano è un circuito dove può accadere di tutto – pioggia e safety car potrebbero scompigliare le carte – e, come sempre, i Team che dispongono del maggior numero di dati e della capacità di utilizzare rapidamente le informazioni otterranno il maggior successo”
.

Le impressioni sul circuito del GP di Corea di Lewis Hamiltonù
“La prima parte del circuito coreano alterna tratti molto diversi tra loro: gli ingressi alla curva 1, 3 e 4 impongono frenate impegnative, perché arrivano alla fine di lunghi rettilinei e richiedono una buona trazione in uscita – dice Hamilton – I settori 2 e 3, invece, sono più tecnici e scorrevoli e pneumatici e freni sono sottoposti a diverse condizioni di marcia, il che trasforma la gestione dei cambi di temperatura in una sfida.
Come lo scorso anno, Pirelli porta le mescole soft e supersoft. La superficie liscia del tracciato implica che si possa far durare le gomme di più, ma anche in questo caso è un’ulteriore sfida che i piloti devono affrontare.
In ogni caso, come l’anno scorso, penso che una strategia e due pit stop sia realizzabile. Il circuito coreano è un gran tracciato. Non ho mai vinto qui e domenica mi piacerebbe salire sul primo gradino del podio”
.

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