Il circuito di Montréal in Canada ospita il settimo Gran Premio della stagione 2013 di Formula 1, dopo la vittoria di Nico Rosberg a Montecarlo davanti al tedesco campione del mondo uscente Sebastian Vettel. La F1 torna dunque nel continente americano e si prepara ad un lungo weekend, che potrebbe essere caratterizzato da un clima incerto e da condizioni meteo piuttosto particolari come quelle tipiche del Canada in questo periodo dell’anno. Pirelli si appresta a portare in Canada i P Zero White Medium ed i P Zero Red Supersoft, mentre solo per le prove libere del venerdì Pirelli metterà a disposizione uno pneumatico medio prototipale, due set per vettura, con una diversa costruzione posteriore che potrebbe essere utilizzato per il resto della stagione.
Nel 2011 il GP del Canada si è rivelato essere il più lungo nella storia della Formula Uno, a causa di una violenta pioggia che ha costretto la gara ad uno stop. L’anno scorso ci sono, invece, state condizioni di asciutto, ma abbiamo assistito comunque ad un record, con il settimo vincitore diverso nelle prime sette gare. Con Singapore, Corea e Monaco, il Canada è uno dei circuiti dove è più elevata la possibilità di safety car. Per questo, avere qui una strategia flessibile paga. L’ingresso della safety car, infatti, può sconvolgere l’intera gara e, a differenza di Monaco due settimane fa, qui ci sono molte più opportunità di sorpasso.
Con un circuito semipermanente, non molto utilizzato durante l’anno, aumenta il rischio di graining. Questo fenomeno si innesca nella prima fase di utilizzo degli pneumatici, quando questi vengono molto sollecitati prima di aver raggiunto le condizioni ottimali di temperatura. La superficie della mescola, troppo fredda, non riesce a fornire il grip richiesto e scivola, innecando fenomeni di abrasione tra la mescola e l’asfalto: si formano così dei “riccioli” di mescola sul battistrada che ne accelerano sia l’usura sia il degrado.