Probabilmente la tappa del GP di Formula 1 che si corre a Monza è “salva”. A quanto pare, si è giunti ad un accordo tra le parti coinvolte e il patron della F1 Bernie Ecclestone. I protagonisti della vicenda sono:L’Autodromo di Monza da una parte e la società che gestisce i diritti TV della F1, sotto il controllo di Ecclestone, dall’altra. Il motivo della discussione è il prezzo imposto al circuito per poter ospitare il Gran Premio.
In occasione della gara dello scorso settembre sul circuito in questione, anche il primo ministro Matteo Renzi ha speso qualche parola a favore dell’autodromo, sottolineando l’importanza di mantenere attiva questa tappa del campionato di F1. Ad ogni modo l’azione decisiva è data dall”ACI, che tramite il Presidente Angelo Sticchi Damiani, ha annunciato il suo contributo (su pressione di Renzi e del Presidente del Coni Giovanni Malagò) mettendo a disposizione 12 dei 28 milioni di dollari richiesti.
La cifra richiesta è decisamente notevole, ma la previsione è di farla rientrare tramite gli incassi diretti dei biglietti e con il mercato che si verrà a creare nel periodo della gara di Formula 1. Tutto sommato Monza sborsa relativamente poco a confronto dei 50 milioni che l’Azerbaijan paga per la gara di Baku. Tra le altre cose, Baku rientra in quei GP considerati “strani” aggiunti negli ultimi 10-20 anni al campionato di F1, come: il GP di Russia, quello della Cina, del Bahrein, di Singapore, Malesia e Ungheria.