Le pagelle del Gp di Monaco:
ROSBERG: 10. Perfetto, meraviglioso, imbattibile quando guida così. Domina libere, qualifiche e Gp. Se la Mercedes gli permette, come a Monte Carlo, di arrivare a fine gara riducendo al massimo l’usura delle gomme, diventa un serio candidato alla vittoria finale. Ah, e vince qui 30 anni dopo il padre: grande onore!
SUTIL: 9. In una pista in cui è quasi impossibile superare, se non alla chicane in uscita dal tunnel, si inventa due sorpassi strepitosi al tornante del Loews, il punto più lento della pista e del Mondiale. Se non ci fosse stato Perez con il muso rotto a fargli da tappo nel finale, avrebbe anche potuto mettere pressione vera su Lewis Hamilton. In grande spolvero il tedesco della Force India.
VETTEL: 8. Alla fine lui c’è sempre. Chiude secondo e porta a casa altri punti fondamentali per la conquista del quarto Mondiale consecutivo. Ha una sicurezza disarmante e in classifica ha già preso il volo. L’uomo da battere resta sempre lui.
HAMILTON: 6. La Mercedes qui volava e lui, che dovrebbe essere la prima guida, chiude quarto, distante dal compagno di squadra Rosberg. Non ha ancora capito del tutto la sua Mercedes. Ci si aspetta molto di più dal britannico.
ALONSO: 5. Male Fernando. La Ferrari non gli permette di essere competitivo con i primi e così finisce in una gara anonima e senza guizzi di rilievo. Ora ha 29 punti di distacco da Vettel nella classifica iridata: un gap già incolmabile?
PEREZ: 4,5. Ok, è frizzante, spumeggiante e ci prova sempre. Ma in fin dei conti commette sempre qualche eccesso che lo porta a compromettere belle prestazioni. Il contatto con Raikkonen ne è l’ennesima dimostrazione.
MASSA: 3. Non ce ne voglia Felipe, ma ha completamente perso la sicurezza nella guida. Due incidenti nello stesso punto in tre giorni. Se continua così questo sarà il suo ultimo anno in Ferrari.