Il Gran Premio degli Stati Uniti, conosciuto anche come GP di Austin, è uno degli eventi più attesi nel calendario della Formula 1 (qui per gli orari delle gare di Formula 1). Dal suo debutto nel 2012, il GP degli Stati Uniti si tiene presso il Circuit of the Americas, vicino alla vibrante città di Austin (Texas). Questo GP ha guadagnato rapidamente un posto speciale tra gli appassionati grazie alla sua combinazione unica di atmosfera americana e sport automobilistico d’élite.
Nel corso degli anni, l’evento ha visto sfide emozionanti e momenti memorabili, dai sorpassi decisivi alle strategie vincenti, che hanno scritto capitoli importanti nella storia della F1. In questo articolo scopriremo la storia del Gran Premio di Austin, le caratteristiche del circuito e le principali statistiche sui vincitori, sulle pole position e sui record.
Il Gran Premio di Austin ha fatto il suo debutto ufficiale nel calendario di Formula 1 nel 2012, riportando negli Stati Uniti una competizione che mancava dal 2007. Dopo diversi tentativi in varie città, tra cui Indianapolis, Austin è riuscita a riportare l’attenzione della massima competizione automobilistica su suolo americano grazie a un tracciato moderno e tecnicamente impegnativo.
Il Circuito delle Americhe (COTA) è una delle piste più moderne e apprezzate del calendario di Formula 1. Progettata da Hermann Tilke e inaugurata nel 2012, ospita il GP di Austin, conosciuto anche come Gran Premio USA o American GP. Il circuito è lungo 5,513 km e si snoda attraverso 20 curve che mettono alla prova i piloti con una combinazione di settori veloci, cambi di pendenza e curve tecniche.
Una delle caratteristiche più distintive del tracciato è la Curva 1, un tornante in salita con un dislivello di ben 22 metri, seguito da una discesa ripida, rendendo il punto di frenata particolarmente difficile da gestire.
Il primo settore è caratterizzato da curve ad alta velocità, che ricordano quelle del Circuito di Silverstone, mentre il secondo settore include un lungo rettilineo di oltre 1 km, dove i sorpassi sono frequenti grazie all’utilizzo del DRS. Nel terzo settore, le curve 16-18 imitano il layout della famosa curva 8 di Istanbul, aggiungendo un’ulteriore sfida tecnica.
Il tracciato americano richiede un carico aerodinamico medio-alto per garantire un buon bilanciamento tra la stabilità nelle curve veloci e la velocità sui rettilinei. Le vetture che eccellono in efficienza aerodinamica e potenza del motore sono generalmente favorite, come è stato dimostrato negli anni dalle performance dominanti di team come Mercedes e Red Bull.
Le sfide per i piloti non si limitano al layout tecnico: anche la gestione delle gomme è fondamentale, in particolare nelle curve 1 e 11, dove la trazione e la frenata brusca mettono sotto pressione gli pneumatici.
Dal debutto del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, vari campioni del mondo hanno lasciato il segno sul circuito texano.
Il Gran Premio degli Stati Uniti ha visto diversi protagonisti dal suo debutto nel calendario di Formula 1 nel 2012. Lewis Hamilton detiene il record di vittorie con ben cinque successi, ottenuti tra il 2012 e il 2017, consolidando il suo dominio nelle prime edizioni del F1 GP USA.
Dal 2021, però, Max Verstappen ha preso il sopravvento, vincendo consecutivamente dal 2021 al 2023, con la sua ultima vittoria che ha segnato il 50° successo in carriera nel Gran Premio degli Stati Uniti del 2023.
In termini di pole position, il Gran Premio di Austin ha visto una varietà di piloti partire dalla prima posizione. Sebastian Vettel ha conquistato la pole nel 2013 mentre Valtteri Bottas ha ottenuto quella del 2019. Più recentemente, nel 2023, Charles Leclerc ha conquistato la pole, evidenziando le potenzialità della Ferrari nel weekend.
Per quanto riguarda i giri veloci, vari piloti di F1 hanno segnato tempi record. Nel 2023, il giro più veloce in gara è stato realizzato da Yuki Tsunoda mentre in passato Hamilton e Bottas hanno più volte segnato giri veloci su questo tracciato.
Nel Gran Premio USA di Austin, i principali costruttori di Formula 1 hanno lasciato il segno con prestazioni straordinarie. Mercedes-AMG Petronas F1 Team ha dominato le prime edizioni grazie a una combinazione di potenza e affidabilità.
Dal debutto del circuito nel 2012, il team tedesco ha accumulato numerose vittorie, pole position e giri veloci, soprattutto con Hamilton e Bottas, che hanno contribuito al successo del team nella prima metà dell’era ibrida.
Negli ultimi anni, però, il dominio è passato nelle mani della Red Bull. Grazie alla straordinaria forma di Verstappen, la scuderia guidata da Christian Horner ha ottenuto numerose vittorie, comprese quelle dal 2021 al 2023, consolidando la sua posizione di leadership. Red Bull Racing ha ottenuto anche diverse pole position e giri veloci sul Circuito di Austin, dimostrando la forza del pacchetto tecnico tra aerodinamica e potenza del motore Honda.
La Scuderia Ferrari ha invece mostrato prestazioni altalenanti, ma con Leclerc ha conquistato la pole nel GP di Austin del 2023. Nonostante non abbia ottenuto una vittoria di recente, la Rossa resta competitiva nelle qualifiche e nei giri veloci, puntando a migliorare le proprie performance.
Nel Gran Premio degli USA ad Austin, i motori che hanno dominato la scena negli ultimi anni sono principalmente quelli di Mercedes e Honda, montati rispettivamente sulle monoposto di Mercedes e Red Bull.
La Stella di Stoccarda, grazie alla sua power unit, ha ottenuto diverse vittorie e pole position, specialmente tra il 2014 e il 2019, quando la squadra tedesca ha dominato la Formula 1. Tuttavia, negli ultimi anni, con l’ascesa di Red Bull e la power unit Honda, il team austriaco ha iniziato a vincere regolarmente, con Max Verstappen che ha dominato il GP di Austin dal 2021.
Per quanto riguarda i giri veloci, Mercedes-AMG Petronas F1 Team ha spesso brillato grazie alla sua efficienza aerodinamica e alla potenza del suo motore. Tuttavia, anche la scuderia austriaca è stata in grado di conquistare giri veloci decisivi nelle ultime edizioni dell’F1 GP Austin, come dimostrato nel 2023.