UN TRACCIATO RICCO D’INSIDIE
Per arrivare sul podio di fronte al Palazzo dei Principi domenica prossima, sarà necessario superare tutti gli imprevisti dei quattro giorni di gara. Quattro tappe che vedranno i concorrenti affrontare alcune tra le strade più difficili d’Isère, Drôme, Alte Alpi, Alpi dell’Alta Provenza e Alpi Marittime.
La gara inizierà giovedì sera con la PS Thoard-Sisteron: sempre molto impegnativa nei pressi del Col de Fontbelle, questa leggendaria speciale si correrà nella direzione opposta rispetto al solito e al buio. Il rally si chiuderà con l’altrettanto famosa Col de Turini, dove l’anno scorso la C3 WRC ottenne il suo primo scratch.
Dopo un primo passaggio su fondo asciutto, a distanza di appena due ore il secondo fu disputato su un sottile strato di neve fresca. La difficoltà del rally di Montecarlo è proprio questa: è una gara invernale, dove le condizioni stradali cambiano velocemente da un versante all’altro della montagna, e la scelta degli pneumatici diventa quindi fondamentale. Sulla base dell’esperienza maturata, con l’aiuto degli apripista e degli informatori sul campo, si tratta sempre d’individuare il migliore compromesso in termini di pneumatici per le PS successive, adattando di conseguenza il set up. Una sfida non da poco.