Circuito difficile e tempo incerto sui cieli di Germania. La pista presenta solo tre curve a destra, cosa che comporta un’usura anomala delle gomme e soprattutto che porta al raffreddamento della spalla meno usata degli pneumatici con conseguente perdita di aderenza. Con queste premesse si scende in griglia e si è pronti alla gara. In prima posizione c’è Valentino che, oltre a voler vincere per questioni di campionato, vuole anche ottenere la sua 101° vittoria e il 159° podio, reord a tutt’oggi imbattuto del leggendario Agostini. Pedrosa invece parte dalla terza fila, ma sia lui che Dovizioso, compagno di squadra HRC, dispongono di un nuovo motore, mentre si segnala l’abbandono dalle gare del team Hernando che lascia così appiedato Sete Gibernau.
Rosso, verde, via!
Valentino non perde tempo ed esce per primo dalla prima curva, mentre alle sue spalle si vede la Honda HRC di Pedrosa schizzare in avanti come un fulmine per posizionarsi dietro alla gomma posteriore di Rossi, senza guardare nessuno in faccia; seguono De Puniet, Stoner, De Angelis e Lorenzo; 3 posizioni dietro Dovizioso, l’altro HRC, tiene aperto il gas e va subito alla caccia della testa della gara, superando in poco tempo sia Capirossi (poco dopo superato anche da Kallio e Hayden) che De Angelis. De Puniet non riesce a tenere il passo dei due piloti che lo precedono e aprendo il gas troppo presto in curva rimedia un brutto high-side che lo porta a rovinare nella ghiaia chiudendo, per fortuna illeso, la gara.
Stoner, gastrite a parte, spinge come un ossesso e si mette davanti a Pedrosa, affacciandosi alle spalle di Rossi, mentre De Angelis riguadagna la posizione poco prima rubatagli da Dovizioso.
I primi 4 in campionato si ritrovano così tutti attaccati: Stoner, Rossi, Pedrosa e Lorenzo, più distante De Angelis che su questa pista di solito ottiene ottime performances. Lorenzo non si sente affatto quarto, e per dimostrare che le sue richieste di maggiori attenzioni rivolte alla sua squadra siano valide, supera Pedrosa, mentre lo spagnolo HRC accusa qualche problema alle gomme e rimane un po’ distanziato, nel frattempo Rossi mette il nuovo record della pista con uno strepitoso 1’22″300.
Dovizioso continua a perdere terreno a causa delle sue gomme terribilmente usurate sulla spalla sinistra, quella più utilizzata, mentre Capirossi riguadagna la dodicesima posizione superando Kallio.
Pedrosa ricomincia a spingere dopo aver fatto rifiatare un po’ l’anteriore, mentre Rossi si sbarazza di Stoner che rimane nel mirino di Lorenzo, che infatti, dopo poco supera la Ducati dell’australiano.
Dovizioso in sesta posizione non riesce più a governare la moto e Melandri, che gli si è attaccato dietro, ne approfitta per superarlo, mentre la Honda della HRC è costretta a ritirarsi; nella testa della gara, intanto, le due Yamaha con Rossi e Lorenzo hanno allungato su Stoner e Pedrosa e viaggiano in tandem. Lorenzo psicologicamente è molto forte e nonostante corra senza antidolorifici per gli acciacchi rimediati a spalla e piede, non risente della presenza di Rossi davanti a sé, anzi sembra esserne galvanizzato, tanto che abbozza qualche pallido tentativo di sorpasso. In una curva cambia tutto nelle prime 4 posizioni: Pedrosa con uno spettacolare 1’22″100 supera Stoner, proprio mentre pochi metri avanti la Yamaha di Lorenzo sorpassa quella di Rossi. Stoner cerca di spingere di più per riprendere Pedrosa, ma ottiene soltanto un lungo.
Pedrosa non riesce ad essere costante: quando spinge affatica la gomma anteriore e deve quindi farla riposare, dopo poco la gomma sembra riprendersi e lo spagnolo può quindi ridare gas, facendo sembrare che vada ad elastico, comunque in una terza posizione ormai consolidata, visto che Stoner con la sua Ducati ufficiale non è riuscito a riagganciare il gruppetto di testa. Proprio negli ultimi giri Melandri si arrabbia con sé stesso per aver perso la sesta posizione dietro a De Angelis, visto che Tony Elias l’ha superato, ma il vero sorpasso è ancora una volta davanti, dove Rossi si rimette dietro il suo compagno di squadra, nonostante entrambi girino in 1’22″200.
Ultimo giro ancora una volta da mozzare il fiato e ancora una volta con protagonisti i due piloti Yamaha: Lorenzo strizza il suo motore alla ricerca di tutta la potenza necessaria per superare Rossi, tenta un sorpasso esterno, ma Valentino ha staccato tantissimo all’ultimo secondo e riapre per primo il gas vanificando il tentativo di Lorenzo che, comunque non molla e tenta una volata finale, regalando al pubblico la bellissima visione delle 2 Yamaha con la ruota anteriore alzata che passano il traguardo quasi appaiate. Rossi consolida così il comando del campionato, eguaglia il record di 159 podi di Giacomo Agostini, ottiene la sua centunesima vittoria e difende ancora la sua posizione di prima guida all’interno del team, impartendo una lezione di esperienza al giovane, esuberante e bravissimo Lorenzo. Lorenzo afferma a fine gara di aver sbagliato strategia e che avrebbe dovuto superare prima Rossi, dimostra una grande forza psicologica che ci fa intravedere ancora molti duelli fra i due. La forza psicologica, infatti, più che l’appartenenza romagnola, come qualche esimio commentatore superficialmente afferma, è la vera forza del marchigiano Rossi che riesce sempre a rimanere concentrato e a trovare nuove energie per proseguire il suo cammino verso la leggenda.
Pos. Points Num. Rider Nation Team Motorcycle Total time Km/h Gap
1 25 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 41’21.769 159.752
2 20 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 41’21.868 159.745 0.099
3 16 3 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 41’24.668 159.565 2.899
4 13 27 Casey STONER AUS Ducati Marlboro Team Ducati 41’31.995 159.096 10.226
5 11 15 Alex DE ANGELIS RSM San Carlo Honda Gresini Honda 41’43.291 158.378 21.522
6 10 24 Toni ELIAS SPA San Carlo Honda Gresini Honda 41’52.621 157.790 30.852
7 9 33 Marco MELANDRI ITA Hayate Racing Team Kawasaki 41’53.070 157.762 31.301
8 8 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Marlboro Team Ducati 41’53.495 157.735 31.726
9 7 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 41’54.634 157.664 32.865
10 6 52 James TOSELAND GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 42’05.695 156.973 43.926
11 5 65 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 42’19.144 156.142 57.375
12 4 88 Niccolo CANEPA ITA Pramac Racing Ducati 42’22.308 155.948 1’00.539
13 3 7 Chris VERMEULEN AUS Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 42’25.414 155.757 1’03.645
14 2 36 Mika KALLIO FIN Pramac Racing Ducati 42’25.924 155.726 1’04.155
15 1 41 Gabor TALMACSI HUN Scot Racing Team MotoGP Honda 41’22.338 154.391 1 Lap
Not classified
4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 35’10.150 5 Lap
Not finished 1st lap
14 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda