Pronti via, Alvaro Bautista parte come un siluro e frena in ritardo cercando di tenere la corda sulla destra, cosa che ovviamente non riesce a fare e scivola trascinando con sé un incolpevole Jorge Lorenzo che non può ripartire. Nel corso del primo giro lungo di Nicky Hayden mentre davanti conduce Dani Pedrosa, con Casey Stoner che cerca in ogni modo di passarlo. Terzo Ben Spies a sua volta seguito da Andrea Dovizioso, mentre Valentino Rossi è quinto. Intanto anche Bradl scivola mentre Hayden recupera la settima posizione seguito da Cal Crutchlow.
Nel corso del settimo giro Crutchlow sbaglia una curva e resta leggermente staccato dal terzetto di Ducati che lo precedono, mentre Nicky Hayden passa Barbera e si porta alle spalle di Rossi e nel giro successivo lo passa, mentre davanti Dovizioso passa al terzo posto danti a Ben Spies. Davanti intanto le due Honda di Pedrosa e Stoner contiuano a viaggiare appaiate e dando più di un secondo al giro alle Yamaha che seguono. A dodici giri dalla fine Crutcholw riesce a liberarsi delle Ducati mentre Valentino Rossi, ormai in ottava posizione, sbaglia e resta decisamente staccato girando su tempi decisamente alti e il giro successivo si ritira con la gomma posteriore totalmente distrutta. Davanti intanto Casey Stoner rompe gli indugi e mentre Valenitno ritorna sconsolato in pista l’australiano approfitta di una piccola sbavatura di Pedrosa, si porta in prima posizione e impone subito il suo ritmo staccando Dani Pedrosa di un secondo nel giro di un paio di giri. A tre giri dalla fine Andrea Dovizioso si rifà sotto a Ben spies, che per ad Assen si trova decisamente bene (l’anno scorso ha vinto grazie al ritiro di Lorenzo) e non è facile ma proprio allìinizio dell’ultimi giro si porta in terza posizione davanti all’unico pilota ufficiale Yamaha restato in gara. Nicky Hayden sesto con la migliore delle Ducati dietro a Crutchlow mentre Valentino si deve accontentare della tredicesima posizione.
Una gara caratterizzata quindi dalla caduta di Bautista che elimina Lorenzo, uno dei sicuri protagonisti della gara che viene raggiunto a pari punti in classifica mondiale, mentre dietro è molto importante il terzo posto di Dovizioso che prenota così la sella della Yamaha ufficiale di Spies. Pedrosa resta l’eterno secondo e la honda ufficiale dopo la prestazione di oggi potrebbe essere a rischio, visto che il prepensionato Stoner lo passa e mette quasi 4 secondi tra sé e lo spagnolo.
MotoGp di Olanda 2012, circuito di Assen, ordine di arrivo:
1 Casey STONER Repsol Honda Team
2 Dani PEDROSA Repsol Honda Team +4.965
3 Andrea DOVIZIOSO Monster Yamaha Tech 3 +11.994
4 Ben SPIES Yamaha Factory Racing +14.775
5 Cal CRUTCHLOW Monster Yamaha Tech 3 +22.074
6 Nicky HAYDEN Ducati Team +31.660
7 Hector BARBERA Pramac Racing Team +59.107
8 Randy DE PUNIET Power Electronics Aspar +1’04.441
9 Michele PIRRO San Carlo Honda Gresini +1’06.980
10 Mattia PASINI Speed Master +1’25.087
11 Danilo PETRUCCI Came IodaRacing Project +1’32.103
12 Ivan SILVA Avintia Blusens +1’33.797
13 Valentino ROSSI Ducati Team 1 Giro
14 James ELLISON Paul Bird Motorsport 1 Giro
Piloti ritirati:
Aleix ESPARGARO Power Electronics Aspar 12 Giri
Colin EDWARDS NGM Mobile Forward Racing 19 Giri
Yonny HERNANDEZ Avintia Blusens 21 Giri
Stefan BRADL LCR Honda MotoGP 25 Giri
Jorge LORENZO Yamaha Factory Racing 0 Giro
Alvaro BAUTISTA San Carlo Honda Gresini 0 Giro