Orfana di
Casey Stoner la MotoGp 2012, a sei gare dalla fine della stagione, è ridotta a due piloti. E non solo perché solo uno dei due sarà in grado di vincere questo titolo mondiale, ma perché sono gli unici in grado di sfruttare queste MotoGp a dovere e a dare un minimo di spettacolo (e neanche sempre). Se non altro l’uscita per qualche gara di Stoner apre per gli altri la competizione per il terzo posto… in queste prime dodici gare i 36 gradini del podio complessivi sono stati occupati per 29 volte dai tre amigos e per sette volte da altri piloti: un secondo posto a Rossi a Le Mans, 4 terzi posti a Dovizioso e un terzo posto a Crutchlow. Sarà per questo che due sorpassi all’ultimo giro per la prima posizione fanno gridare di entusiamo (anche noi, naturalmente)? Tutto questo per dire che la MotoGp soffre, le Crt non sono la cura, e non ci sembra di vedere idee geniali all’orizzonte… speriamo in bene e godiamoci almeno questo duello, nella speranza che si risolva solo a Valencia!
Dani Pedrosa, voto: 10 e lode
E’ il secondo di fila che si guadagna, come le vittorie in pista (che in tutto sono tre) e stavolta dobbiamo rimangiarci (volentieri) molti dei commenti che abbiamo dedicato allo spagnolo della Honda. Stavolta Dani ha tirato fuori le unghie, ha risposto per le rime e si è portato a casa una vittoria bella e strameritata. Ora è a soli tredici punti dalla vetta e in palio ce ne sono 150, il mondiale è più aperto che mai. Combattente
Jorge Lorenzo, voto: 10
Anche lui ha fatto una grande gara, il suo sorpasso su Pedrosa all’ultimo giro dimostra voglia di vincere, coraggio, fantasia… però probabilmente non si aspettava il contrattacco di Pedrosa, fino a ieri molto più “remissivo” in queste situazioni e invece… resta leader del mondiale, ma l’impressione è che ieri l’uomo di ghiaccio si sia incrinato. Un secondo posto che brucia come una sconfitta, ma c’è tempo per rifarsi. Resta comunque l’uomo da battere. Leader
Cal Crutchlow, voto: 9
Finalmente arriva e pure davanti al suo compagno di squadra oltre che sul podio. La Yamaha Tech3 conquista così il terzo podio con l’inglese che festeggia la riconferma in squadra nel migliore dei modi. Certo, senza Stoneer in pista arrivare terzi è un po’ più semplice, ma onore al merito. Concreto
Stefan Bradl, voto: 8
E’ il miglior rookie (debuttante, ma in italiano perde molto fascino) della stagione e questo è facile, visto che è l’unico, però il tedesco comincia a prendere dimestichezza con la sua Honda e si toglie diverse soddisfazioni, tra cui quella di arrivare quasi sempre davanti al suo compagno di squadra… forse se anche la Honda fornisse moto clienti come Yamaha potrebbe essere anche più avanti. In crescita
Andrea Dovizioso, voto: 7
I maligni dicono che dopo la firma con Ducati si stia allenando ad arrivare dietro a Crutchlow, ma sono malignità che non ci interessano… Andrea però ha avuto un week end sicuramente non facile, opaco nelle prestazioni fin dalle qualifiche non è mai sembrato davvero in grado di passare il compagno di squadra… resta il fatto che è il migliore degli italiani e quarto in classifica mondiale, cioè il massimo a cui può puntare quest’anno. Costante
Valentino Rossi, voto: 5
Dopo le flebili speranze delle qualifiche, con una seconda fila conquistata anche grazie al fatto che i piloti sono stati decimati dalle cadute di Indianapolis, Valentino incappa in un problema che non ci risulta negli annali di storia delle corse in moto: una perdita di olio che finisce sulle pedane e le rende scivolose… chi ha provato a girare in pista anche a rallentatore sa bene quanto sia importante fare forza con i piedi… poi la moto si è messa come sempre a scivolare e anche lui è scivolato in fondo alle MotoGp… ormai siamo all’agonia e all’accanimento terapeutico, ogni gara è una sofferenza (e se lo è per noi, pensiamo cosa è per lui e la sua squadra!). Invischiato
Ben Spies, voto: 3
Se non fosse drammatico ci sarebbe da ridere. Il ruolino di marcia dell’americano dice di un decimo posto in classifica mondiale con 66 punti (circa 1/4 del suo compagno di squadra), con un quarto posto come miglior piazzamento e tre ritiri consecutivi nelle ultime tre gare (oltre ad essere arrivato una volta 16°, tre volte 11°, ecc). Insomma, al di là della sfiga che si sta accanendo ferocemente sulla Yamaha numero 11, ridateci Ben e smettetela di far correre il suo fratello gemello! Desaparecido.