Jorge Lorenzo è deciso a mettere quanta più strada tra lui e gli inseguitori e al Mugello questo si traduce in qualifiche dominate praticamente dall’inizio alla fine (o quasi).
L’unico che sembra potergli tenere testa, soprattutto finché si gira con gomme da gara, è Dani Pedrosa mentre decisamente in difficoltà è Casey Stoner, che a un quarto d’ora dal termine è ancora in ottava posizione. Le Ducati che pur giocano in casa non riescono ad andare oltre il sesto posto con Hayden almeno finché Hector Barbera con la Ducati Pramac risale fino al terzo posto. Ben Spies prova a disturbare il suo compagno di squadra ma quello che ottiene è di sdraiarsi in curva, cercando di tornare in fretta ai box per prendere la seconda moto. Stessa fine, alla stessa curva, anche per Cal Crutchlow mentre ormai tutti i piloti stanno tornando in pista con le gomme morbide.
A undici minuti dalla fine infatti è Dani Pedrosa che, grazie alle gomme morbide, riesce a conquistare la pole provvisoria davanti a Lorenzo, Dovizioso, Bradl e Stoner.
I distacchi restano molto contenuti, con Hayden che segue Lorenzo e conquista la terza posizione mentre Lorenzo recupera la pole: dieci piloti in un secondo.
A pochi minuti dalla fine altro giro fenomenale di Barberà che conquista la seconda piazza provvisoria con la Ducati clienti (dell’anno scorso, e questo dice molte cose) mentre subito dopo è Dani Pedrosa a realizzare il tempo della pole anche se tutto è in discussione perché i piloti continuato a migliorarsi a ogni intertempo.
Colpo di scena intanto in casa Yamaha, con Lorenzo che non termina il suo miglior tempo e imbocca la corsia dei box scuotendo la testa e sbattendo la mano sul serbatoio della sua moto, che si è ammutolita per problemi di elettronica.
In ogni caso Jorge Lorenzo mantiene la seconda posizione mentre la prima fila la completa un incredibile Barbera davanti alla Ducati ufficiale di Hayden. Sempre in casa Ducati da sottolineare la pessima prestazione di Valentino Rossi che non solo partirà dalla decima posizione a 1 secondo e 2 dalla pole ma non ha mai neanche avvicinato le prestazioni dei suoi compagni di marca. Sulla pista “di casa” Valentino delude e il dubbio che sia proprio l’accoppiata desmosedici/Valentino a non funzionare si tramuta in certezza, anche se voci non ufficiali dicono che Valentino non se ne andrà dalla Ducati (anche perché non ci sono altre moto competitive libere e case disposte a versare quindici milioni di euro per il pluricampione del mondo) ma che a partire potrebbe essere Filippo Preziosi, “papà” della desmosedici e indicato come “ostacolo” per le modifiche suggerite dal numero 46… però si sa, le voci sono voci…
MotoGP 2012, Mugello, griglia di partenza:
1 Dani PEDROSA Repsol Honda Team Honda 1’47.284
2 Jorge LORENZO Yamaha Factory Racing Yamaha 1’47.423
3 Hector BARBERA Pramac Racing Team Ducati 1’47.545
4 Nicky HAYDEN Ducati Team Ducati 1’47.671
5 Casey STONER Repsol Honda Team Honda 1’47.689
6 Cal CRUTCHLOW Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1’47.749
7 Andrea DOVIZIOSO Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1’47.751
8 Stefan BRADL LCR Honda MotoGP Honda 1’47.857
9 Ben SPIES Yamaha Factory Racing Yamaha 1’48.149
10 Valentino ROSSI Ducati Team Ducati 1’48.502
11 Alvaro BAUTISTA San Carlo Honda Gresini Honda 1’48.894
12 Aleix ESPARGARO Power Electronics Aspar ART 1’49.387
13 Randy DE PUNIET Power Electronics Aspar ART 1’49.450
14 Michele PIRRO San Carlo Honda Gresini FTR 1’50.263
15 Yonny HERNANDEZ Avintia Blusens BQR 1’50.610
16 James ELLISON Paul Bird Motorsport ART 1’50.812
17 Mattia PASINI Speed Master ART 1’50.953
18 Ivan SILVA Avintia Blusens BQR 1’51.242
19 Colin EDWARDS NGM Mobile Forward Racing Suter 1’51.348
20 Danilo PETRUCCI Came IodaRacing Project Ioda 1’51.473