Giacomo Agostini tifa per Valentino Rossi
Anche nel mondiale di MotoGP 2012, nonostante le difficoltà evidenti dimostrate dalla Ducati, Giacomo Agostini continua a fare il tifo per il numero 46 Valentino Rossi. Sabato 16 giugno soffierà su 70 candeline per il suo compleanno, e nell’intervista rilasciata all’ANSA ammette: “Ora che non corro più sono un suo grande tifoso”.
Com’è cambiato il Motomondiale
Scontato? Per niente, anzi potrebbe scattare una certa rivalità se si pensa a come il Dottore abbia dimostrato di rappresentare la controparte moderna di Ago, non solo per il numero di vittorie ma anche per il grande appeal mediatico che suscita, così come Agostini che fu il primo pilota a gestire in modo manageriale la propria immagine. Certo è che a 35 anni dall’abbandono delle competizioni, i 15 titoli mondiali vinti in carriera restano un record probabilmente ineguagliabile nelle competizioni dei nostri giorni. Merito o colpa anche della tecnologia: “Le gare restano molto belle – ammette Agostini – ma la tecnologia ha tolto un po’ di potere ai piloti. Un pilota bravo resta bravo ma contano anche i soldi. E oggi i costi del Motomondiale sono troppo elevati. Una volta noi eravamo tutta una famiglia”
Rossi e la Ducati
E sul difficile matrimonio tra Rossi e Ducati risponde franco: “E’ dura per lui. Per vincere sono lontani. Ogni anno cambiano moto, se azzeccano quella giusta potrebbe farcela. Ma hanno contro colossi giapponesi”. Colpa anche dell’età del pilota di Tavullia? “Forse non riuscirà a fare quello che faceva prima, a staccare tutti. Forse se rimaneva alla Yamaha… Ma è stata una sua scelta, non so se si è pentito. All’inizio sembrava un grande matrimonio, ma non ha dato i risultati sperati”, e comunque “Questi momenti arrivano per tutti”.
Il ritiro di Casey Stoner
Forse non per tutti, visto che Casey Stoner abbandonerà la MotoGP alla fine di quest’anno, a soli 26 anni.
“Dispiace che Casey si ritiri, è uno che dà sempre spettacolo. Forse gli manca la sua famiglia, la sua campagna australiana, le sue mucche. Forse ama più queste cose della moto”
70 anni ricchi di successi e fortuna
Chissà se manca anche al mitico Ago, che a quasi settant’anni dice: “Il ricordo più bello? Sono tre: la mia prima gara in assoluto, la mia prima vittoria nel ’66 a Monza con 150 mila tifosi in pista e il passaggio dalla Mv alla Yamaha. Da ragazzo la prima gara fu la Trento-Bondone. Arrivai secondo con un motorino pagato a rate, e con gli amici festeggiai con 5 chili di pane e salame. Fu una felicità quasi pari a un Mondiale”. Una carriera lunga e fortunata, con 15 titoli mondiali, 123 Gran premi, 162 podi, e 18 vittorie nei campionati italiani. In tutto 311 gare vinte, compresi dieci Tourist Trophy, in un periodo dove arrivare al traguardo non era così scontato: “Per me questo compleanno è un giorno comunque fortunato, sarei un vigliacco a lamentarmi. Gesù ha vegliato su di me, madre natura mi ha assistito. Ma sarei contento anche se avessi avuto meno. Nella vita bisogna pensare anche a chi è meno fortunato. Io ho avuto una grande passione e sono arrivato, tanti non ci riescono. Ho fatto quello che volevo fare, fin da piccolo sognavo di correre in moto”