WDW 2012
La vittoria a Valencia di Fernando Alonso ha fatto passare per un attimo in secondo piano la MotoGP 2012 negli impegni degli appasionati di corse, ma non la passione per la moto come quella dimostrata dagli oltre 65.000 ducatisti registrati al WDW nel circuito di Misano Adriatico. Un evento dove si raduna la grande “famiglia” Ducati, con in prima fila tutti i piloti della scuderia Ducati Corse impegnati fra MotoGP e Superbike.
I più attesi sono stati sicuramente Valentino Rossi e Nicky Hayden, alle prese con diverse difficoltà in vista della gara di Assen. Ecco le dichiarazioni dei piloti durante l’evento:
Le dichiarazioni
“E’ stato il mio primo WDW” ha detto Valentino Rossi “un’esperienza bella, emozionante: tantissime Ducati, tantissimi tifosi: è chiaramente un evento speciale, quattro giorni in cui un Ducatista non può che divertirsi, perché avere una Ducati non è solo una scelta tecnica ma un vero e proprio “credo”. E poi, come avrei potuto non divertirmi anch’io visto che è stata una giornata di pura “pista” ? Ho cominciato provando la Panigale, pochi giri, ma con Nicky abbiamo fatto qualche impennata e qualche bel traverso : è piccolina e va forte, molto forte, e poi è bellissima, una moto assolutamente affascinate. Poi sono passato alle quattro ruote, ho guidato l’Audi (R8 LMS) e anche lì, non mi sarei più fermato. Ma il divertimento non era finito perché la “Drag Race” finale è stata la conclusione perfetta: una sfida supereccitante fino all’ultimo secondo: peccato che Troy mi abbia battuto nella finalissima, mi sarebbe piaciuto esordire con una vittoria ma lui è partito meglio! In ogni caso una grande atmosfera, sono stato proprio bene”
Il prossimo raduno nel 2014
“Il WDW è un grande evento” gli fa eco il compagno di squadra americano Nicky Hayden “c’ero già stato due anni fa ma questa volta è stato ancora più ricco e mi ha fatto divertire. Ho guidato la Panigale per la prima volta e la moto è proprio come dicono: bella e divertente: ho fatto solo due giri ma avrei voluto farne di più. Ho capito perché ne parlano tutti e perché sia così popolare. Mi è piaciuto anche sentire il supporto dei tantissimi tifosi che erano ovunque: in genere tutti gli appassionati di moto sono speciali ma quelli della Ducati sono unici. Anche fuori dal circuito, nelle cittadine qui intorno c’erano Ducatisti ovunque. Si sente dire spesso che questa è come una famiglia e, prima di arrivare qui, pensavo “sì, questa l’ho già sentita” E invece è proprio vero! Ci sono tantissime brave persone che amano le nostre moto, la nostra squadra e ci sostengono sempre. Passo molto tempo in Italia e mi piacerebbe essere di nuovo qui tra due anni!”