Non si è ancora conclusa la prima parte campionato, ma il mercato piloti della MotoGP 2016 sembra essere già in fase di chiusura. Dopo l’annuncio ufficioso di Vinales che firma con Yamaha e quello ufficiale di Pedrosa che continua in Honda, a mancare era la decisione di Ducati su quale dei due Andrea tenere.
La Casa di Borgo Panigale aveva già dichiarato che la decisione sarebbe arrivata entro il 5 giugno, data del GP di Catalunya, ma sembra proprio che in Ducati abbiano scelto. A rimanere in Ducati fino al 2018 infatti sarà Andrea Dovizioso, che farà quindi coppia con Jorge Lorenzo con l’obbiettivo di portare a casa un mondiale che manca ormai dal 2007.
Perché Ducati ha scelto Dovizioso
Una decisione simile è stata, ovviamente, difficile da prendere. Questo anche perché i due Andrea sono entrambi andati forte, raccogliendo tutto sommato risultati simili. Dovizioso è di certo il più analitico tra i due, il più maturo se vogliamo, ma di contro Iannone in questo momento ha dimostrato una velocità maggiore del forlivense. Il problema -che sembrava superato l’anno scorso- è l’incostanza dell’abruzzese, troppo spesso a terra nel 2016. Per i più maliziosi poi, si potrebbe anche dire che Jorge Lorenzo ha chiesto il compagno di squadra meno ingombrante, come lo è Dani Pedrosa per Marc Marquez. È infatti innegabile che il sangue caldo di Iannone andrebbe a scontrarsi con l’indole del maiorchino, mentre Lorenzo ha lasciato Yamaha per essere il numero uno del box anche mediaticamente.
Iannone verso Suzuki
Insieme alla notizia del rinnovo di Dovizioso è arrivata quella della trattativa tra Andrea Iannone e la Suzuki. Non potrebbe essere altrimenti, anche perché The Maniac è ancora un pezzo pregiato della griglia di partenza, uno che quando ha la giornata giusta può davvero raccogliere risultati interessanti.
Quello che è stato detto su Vinales -finché non ha firmato con Yamaha- vale anche per Iannone: una vittoria con la squadra di Hamamatsu avrebbe un peso diverso rispetto ad una con Ducati o Yamaha, un mondiale vinto poi avrebbe tutt’altro sapore. Se il pilota di Vasto dovesse trovare la giusta alchimia con la GSX-RR infatti, potrebbe affiancarsi alla leggenda vivente Kevin Schwantz, capace di portare a casa il titolo con Suzuki. Non esattamente poco. Oltretutto a squadra e pilota manca davvero poco per chiudere il divario con i tre colossi della MotoGP, ed arrivare dal basso ha sempre un certo fascino.
In ogni caso l’annuncio ufficiale da parte di Ducati non è ancora arrivato, aspetteremo per la conferma di quello che è da dare quasi per certo.
La prossima gara sarà al Mugello, il 22 maggio, dove già dalla conferenza stampa di giovedì 19 avremo spunti interessanti.