La MotoGP arriva in Argentina a Termas de Rio Hondo, per il secondo appuntamento del motomondiale 2016 per il terzo anno consecutivo. Dorna, poi, ha appena concluso un accordo che vedrà la MotoGP sul circuito sudamericano per altri tre anni. Nelle edizioni passate contiamo una vittoria a testa per Valentino Rossi e Marc Marquez, rispettivamente l’anno scorso e nel 2014, motivo per cui le scale del circuito sono dipinte con le loro gigantografie.
Il tracciato è piuttosto veloce se pensiamo che i 4,8Km di asfalto, con una MotoGP, si percorrono in circa 1’40”00 durante la gara. Sono le cinque curve a sinistra a rendere insidioso Rio Hondo, perché rispetto alle nove a destra la spalla del pneumatico è più fredda e, fatta eccezione per la curva 11, si tratta sempre di manovre molto brusche.
Il rettilineo principale non è quello del traguardo, ed in questo caso conta una lunghezza di 1076 metri e per la classe regina la bandiera a scacchi sventolerà dopo 25 passaggi. Ecco cosa aspettarsi dalla MotoGP 2016 in Argentina, a Termas de Rio Hondo
Jorge Lorenzo-là-davanti
Inutile girarci intorno, l’uomo da battere è ancora lui. Perfetto nei test e perfetto in Qatar, il maiorchino del Team Movistar sembra mantenersi una spanna sopra agli inseguitori. Il matrimonio della MotoGP con il nuovo fornitore Michelin lo ha visto entusiasta, e nel campionato tenterà di fare quello che vediamo in gara: partire davanti, fare strada per tutto il tempo necessario e vincere senza che gli altri possano obbiettare. Senza sbavature, errori, cambi di traiettorie o tempi anomali. Una macchina precisa, a dire il vero un po’ fredda. È il favorito anche in Argentina, ma il problema di Jorge Lorenzo sono sempre stati i piccoli imprevisti e, se qualcosa andasse storto, la sua egemonia potrebbe rivelarsi un castello di carte.
Valentino trentasetteanni Rossi
La vecchia volpe ha dato il massimo in Qatar ma, per sua stessa ammissione, non era abbastanza. Thermas de Rio Hondo è una pista che piace a Rossi, tanto che nel 2015 vinse grazie ad una scommessa azzeccata in termini di gomme e ad una rimonta spettacolare. Rossi punta al podio dal venerdì ed alla vittoria dal primo giro della corsa. L’animale da gara, il Valentino che parte ottavo e arriva davanti, in Qatar non si è visto. Ma se Michelin sarà in grado di mescolare un po’ le carte, offrendo magari un maggior supporto dell’anteriore in staccata, il Dottore potrebbe tornare all’apice.
Andrea Iannone, voglio quindi posso
è partito con irruenza, convinzione e capacità. Poi la caduta, in una situazione in cui Andrea avrebbe di certo -ma infondo siamo noi a dirlo- lottato per la vittoria. Anche in Argentina l’abruzzese darà il massimo, con una Desmosedici così competitiva da prendersi un podio se non qualcosa in più. Anche perché il mercato, in casa Ducati, è bollente: battere Lorenzo proprio adesso (qui altri dettagli) sarebbe una buona soddisfazione per Andrea.
Andrea Dovizioso, back in business
Un nuovo capo tecnico nel box ed una moto competitiva, oltre alla possibilità di ricominciare da zero, sono stati la proverbiale iniezione di fiducia di cui aveva bisogno il Dovi. L’anno scorso in Argentina fece un ottimo secondo posto, e siamo certi che ci proverà ancora quest’anno. Finalmente i due piloti Ducati possono giocarsela alla pari.
Maverick Vinales, The Bombtrack
La bomba ad orologeria, pronta ad esplodere in uno dei prossimi appuntamenti della MotoGP, si chiama Maverick Vinales. Forse lo vedremo sul podio in Argentina, dove l’anno scorso era entrato nella top 10. Di certo per lui il podio è -quasi- una formalità, ma probabilmente dovremo aspettare che il mondiale arrivi in Europa.
Marc Marquez, torno subito
In un modo o nell’altro Marc Marquez lotterà per la vittoria, anche a Rio Hondo. Nonostante si trattasse della sua stagione magica, Marquez nel 2014 ha vinto in questa pista e nel 2015 ha condotto i giochi per una buona parte della gara. Potrebbe essere il pilota giusto per ridimensionare Lorenzo, e probabilmente quest’anno non tenterà il tutto per tutto come nel 2015.
Nuova prova anche per il gommista Michelin, che debutta senza test al Gran Premio di Argentina. Speriamo che le coperture francesi riescano a mettere un po’ di spettacolo in questa MotoGP fatta di centesimi di secondo.
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