MotoGP 2016, il Barometro dopo il Qatar: verso Termas de Rio Hondo

La MotoGP 2016 è partita in Qatar, e con lei molte incognite sono sparite. Questo è il barometro del paddock, per cercare di capire che aria tira in vista della seconda tappa in Argentina, a Termas de Rio Hondo.

Casey Stoner, il prezzo della leggenda

L’australiano, dopo aver dovuto rimandare i primi test a causa di un cavillo del regolamento, ha finalmente provato la nuova Ducati GP16. Lo ha fatto dopo la gara ed in condizioni di meteo non sempre favorevoli, ma è riuscito a completare oltre 65 giri sul desmo di Borgo Panigale. La notizia che aspettavamo, però, è stata smentita: Casey non ha alcuna intenzione di sostituire Danilo Petrucci sulla Ducati del Team Pramac per Argentina e Texas.

Al posto di Stoner -anzi, di Petrucci- correrà Michele Pirro, tester ufficiale del Team Ducati Corse. A guardare da lontano, a volte si ha una visione d’insieme: forse, Ducati sperava che far tornare in pista Casey Stoner per una gara sarebbe stato più facile. E invece, apparentemente, questo è il prezzo di una leggenda. Pensiamo, però, che durante l’anno lo vedremo in pista almeno per un’occasione.

Lorenzo in rosso, Vinales in blu ed Honda in bianco?

Jorge Lorenzo ha ricevuto, durante i giorni del Gran Premio, il contratto migliore che Yamaha gli abbia mai offerto. Un aumento di stipendio quindi, consegnatoli come richiesto prima dell’inizio del mondiale. Il punto è che lui non ha firmato. Si è preso del tempo per decidere, ed ha promesso che sapremo della sua scelta entro tre settimane al Gran Premio di Austin. Ducati ha un’offerta per il maiorchino, il quale però ha dichiarato che “sul tavolo c’è solo la proposta di Yamaha”. Sembra evidente come Lorenzo si senta con il coltello dalla parte del manico, ma Yamaha non è da meno.

Il campione del mondo in carica quindi spera in un aumento vertiginoso del proprio cachet pagato presumibilmente dal major sponsor Ducati, ovvero la Phillip Morris. Nel frattempo, Maverick Vinales ha avuto un colloquio con Lin Jarvis, il quale ha dichiarato a sua volta di avere un’opzione B ed una C a Jorge Lorenzo. Se il maiorchino andasse in Ducati e Vinales in Yamaha, la bandiera francese sarebbe formata dalle notti in bianco della Honda. Bisogna sempre ricordarsi delle risorse pressoché illimitate della Casa di Tokyo, ma dei tre marchi è di certo quello più in crisi.

Bradley Smith, the Clockwork Orange

Il pilota del Team Yamaha Tech 3 aveva già detto che questo sarebbe stato il suo ultimo anno con il team satellite a Tre Diapason, ma ora l’annuncio che il britannico correrà in KTM nel 2017 e 2018 è ufficiale.
Ad aggiungersi al mercato c’è anche Suzuki, che ha messo sotto contratto Johan Zarco -campione in carica della Moto2- in via preventiva nel caso Maverick Vinales dovesse lasciare.

Valentino Rossi: 4+6=10 3+7=10

Non che ci piacciano particolarmente questi fatalismi, ma Valentino Rossi a 37 anni può ancora giocarsela. Lo ha dimostrato con un passo gara costante, sempre con i primi anche se mai incisivo. Il Dottore ne ha, e già dalla prossima tappa di Thermas de Rio Hondo -dove vinse l’anno scorso- potrà giocarsi il podio se non addirittura la vittoria.

Lorenzo è partito forte e Marquez non sembra più incline agli “all-in” del 2015, ma Rossi sta correndo per vincere il decimo mondiale e lo farà fino in fondo. La scaramuccia con il compagno di squadra nelle FP4 ci ha fatto vedere un Valentino polemico, che ha deciso di avvalersi senza sconti di ogni piccolezza degli avversari che va contro il regolamento. E poi c’è Luca Cadalora, sempre a bordo pista, un’arma in più per raggiungere il decimo titolo.

Appuntamento a domenica 3 aprile 2016, quando la MotoGP scenderà in pista in Argentina.