Terza edizione del Gran Premio d’Argentina per la MotoGP, a Termas de Rio Hondo. Mentre le moto vengono liberate dai loro imballaggi e la squadra comincia a rimontarle -con un rito che ricorda 007 che assembla un fucile- i piloti si confrontano nella tradizionale conferenza stampa.
Jorge Lorenzo, che su questa pista non ha mai brillato per svariati motivi si dice sereno. “Le prestazioni dei pneumatici sono migliori rispetto all’anno scorso, e sono sicuro che potremo fare un buon risultato.” Dopodiché, a Jorge viene chiesto se ha deciso qualcosa riguardo alle offerte Ducati e Yamaha. Lorenzo ha quindi confermato di aver ricevuto le due proposte, e pare proprio che la decisione è posticipata al Gran Premio di Le Mans. “Prima penserò a queste due gare, così poi avrò tutto il tempo per decidere come agire.”
Ad occhio e croce, Lorenzo vuole vedere come si comporta la Ducati a Jerez, vero banco di prova per la rossa di Borgo Panigale. L’anno scorso infatti, la GP15 aveva lavorato bene nelle prime tre gare per poi riscontrare alcuni problemi una volta che la MotoGP aveva raggiunto l’Europa. Se la Desmosedici dei due Andrea dovesse andare forte anche in Spagna, probabilmente il maiorchino firmerà con Ducati.
Valentino Rossi dal canto suo è stato osannato dai suoi tifosi in Argentina, che dopo la vittoria con la maglia di Maradona sul podio lo amano ancora di più. “partirò cercando il podio, che è necessario. Con queste novità, se sbagli in prova, in gara non puoi più recuperare.” Dopodiché a Rossi viene chiesto cosa ne pensa dei fischi, numerosi, ricevuti da Jorge Lorenzo e Marc Marquez al momento del podio in Qatar. Lui risponde che “Non è colpa mia.” Lasciando cadere un discorso che forse non ha più voglia di sentire.
Passando a Ducati, i due Andrea dell’A-Team si dicono entrambi fiduciosi. Per uno si tratta di riconferme per l’altro di redenzione. Ciò che conta però, come dicono entrambi, è che la DesmosediciGP è pronta per la vittoria ed offre una solida base di partenza per ogni gara del campionato. Andrea Iannone, poi, chiude il discorso romanticamente: “Le vittorie non vanno cercate ma costruite, un po’ come funziona con il vero amore”. Certo che anche una scappatella con il primo gradino del podio farebbe piacere, ed anche in questo caso è un po’ come l’amore.
Marc Marquez si dice a sua volta soddisfatto del terzo posto in Qatar, dove prima d’ora non aveva mai brillato particolarmente. “Se consideriamo tutta la fatica fatta con la moto, è stato un risultato più che buono. In Argentina di solito mi trovo bene, nel 2015 avevo fatto una bella gara e nel 2014 ho anche vinto.”
C’è grande tensione per ciò che si sta sviluppando fuori dal circuito, con il famigerato “tifo contro” che si sta evolvendo in fretta. Anche se dire che i piloti spagnoli debbano girare con la scorta -informazione del quotidiano spagnolo La Marca- è stata smentita in primis da Jorge Lorenzo stesso.
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