MotoGP 2019, GP d’Austria: le pagelle del Red Bull Ring

Nel mondo del motorsport certe storie si ripetono ciclicamente, ma sta all’abilità di team e piloti nel riscrivere nuovi capitoli da inserire nell’Albo d’Oro della propria categoria. Nello scorso fine settimana, per esempio, la Ducati e Andrea Dovizioso si sono ritrovati ad affrontare, anche se a parti invertite, ciò che era successo due anni prima: nel 2017 il Dovi e Marquez erano ai ferri corti sul Red Bull Ring, ma il forlivese era riuscito a difendersi dall’attacco dello spagnolo all’ultima curva.

In questa stagione, invece, il pilota di Forlimpopoli si è trovato nella situazione di dover attaccare il suo rivale, esattamente poco prima della bandiera a scacchi come era accaduto in passato: “El Cabroncito”, tuttavia, non è stato capace di mantenere la leadership della corsa, cedendola a Dovizioso che, tramite un incrocio di traiettorie, ha concluso positivamente la sua staccata al limite, regalando alla Ducati un’altra vittoria da mettere in bacheca. Si tratta del quarto successo di fila per Borgo Panigale da quando il GP d’Austria è tornato nel calendario della MotoGP, il che conferma la superiorità delle Desmosedici e dei loro piloti sul circuito austriaco.

ANDREA DOVIZIOSO – VOTO 10

Centra il miglior tempo nelle FP1 del venerdì, prova a ripetersi nel turno pomeridiano… ma cade e si rialza. Marquez sembra più forte e i cinque decimi pagati in qualifica vogliono porre fine in anticipo alla sfida iridata della domenica. Ma allo spegnimento dei semafori rossi la situazione si ribalta: Marquez va lungo e si porta dietro un Dovizioso carico come una molla, che ha la strenua volontà di tenere a tiro il codone della Honda numero 93… costi quello che costi. I due recuperano le posizioni di testa e ingaggiano una battaglia d’antologia: il Dovi sfrutta il motore della sua Desmosedici sul rettilineo finale, ma Marquez risponde con un sorpasso al limite in curva 7. I giochi sembrano finiti… ma non per il forlivese, che si lancia all’ultima curva in una manovra disperata: l’impresa gli riesce, supera definitivamente Marquez e centra una vittoria che ripaga tutte le difficoltà incontrate nel weekend. Ottimo lavoro!

MARC MARQUEZ – VOTO 9

Il suo obiettivo in Austria è chiaro: battere le Ducati e trionfare su una delle piste dove, in tempi recenti, non ha mai vinto. E inizialmente Marc Marquez sembra riuscire nel mettersi dietro costantemente le Desmosedici ufficiali, sia nelle libere che in qualifica dove ottiene un super-tempo che fa pagare ai suoi diretti avversari quasi mezzo secondo. In gara, però, qualcosa va storto: tralasciando la sua partenza… da rivedere, “El Cabroncito” non riesce a fare la differenza, con un Dovizioso praticamente incollato agli scarichi della sua Honda per buona parte del Gran Premio. Il forlivese poi tenta di prendere il comando, ma Marquez lo ricaccia indietro: sembra tutto finito, ma Andrea tenta il tutto per tutto all’ultima curva prima del traguardo, dove lo spagnolo non può nulla nel fermarlo. Si dovrà “accontentare” del secondo posto, che però non rovina il cospicuo vantaggio di 58 punti nei confronti del suo rivale ducatista…

FABIO QUARTARARO – VOTO 9

Un altro podio messo in bacheca: se nello scorso appuntamento della Repubblica Ceca era arrivato solamente settimo, in Austria Fabio Quartararo fa gioire la sua squadra con un ottimo terzo posto, arrivato al termine di un weekend vissuto da protagonista. Il francese del team Petronas non scherza e sta guadagnando punti importanti per mettere a tiro le due Yamaha ufficiali nella Classifica Piloti: gli mancano solamente dieci lunghezze per raggiungere la M1 di Vinales, ma anche Valentino non è tanto distante…

VALENTINO ROSSI – VOTO 8

Il Red Bull Ring è un circuito velocissimo, contraddistinto da due lunghi rettilinei raccordati da curve da percorrere praticamente in pieno. Caratteristiche a conoscenza della Yamaha, che in Austria tenta di limitare lo svantaggio di potenza della propria M1 puntando tutto sull’agilità e sulla bravura dei propri piloti. Valentino, però, non brilla né nelle prove libere né in qualifica, dove ottiene un decimo tempo che lo costringe a una gara tutta in salita. Alla fine il Dottore ci mette del suo e centra un quarto posto davvero prezioso, che gli consente di scavalcare il compagno di squadra in Classifica Piloti. Finalmente è lui il miglior pilota Yamaha, anche se solo per un punto…

MAVERICK VINALES – VOTO 7

Convince appieno al termine del venerdì di libere, meno in qualifica dove perde la prima fila a favore di Dovizioso per soli otto millesimi… Il suo team spera in una gara da coltello tra i denti, ma a Vinales toccano le sette camicie per arrivare solamente quinto sotto la bandiera a scacchi. Tra l’altro, sopravanzato non solo dal compagno di squadra, ma anche dalla Yamaha privata di Quartararo. Qualcosa è andato storto in Austria, e adesso ci sono due settimane prima del GP di Gran Bretagna per capirne il motivo.

BAGNAIA E OLIVEIRA – VOTO 8

Grandi risultati nel weekend austriaco per il nostro Francesco Bagnaia e per Miguel Oliveira, protagonisti entrambi della loro miglior prestazione stagionale. “Pecco” finisce la gara al settimo posto dopo aver già fatto faville in qualifica con il quinto tempo, mentre il portoghese lo raggiunge in scia dando concretezza a quanto fatto già nelle libere del venerdì. Speriamo che questo sia per loro solo l’inizio di una serie positiva di risultati!

ALEX RINS – VOTO 6

Porta a casa la sufficienza risicata, un sei che rispecchia il suo risultato sotto la bandiera a scacchi. Alex Rins non ha certamente brillato sul circuito del Red Bull Ring, dove il suo settimo tempo in qualifica lo ha rallentato nella rincorsa verso le posizioni che contano. Alla fine ha dovuto cedere il passo alle due Yamaha ufficiali, portando a casa dieci punti che, tuttavia, non lo fanno avvicinare più di tanto a Danilo Petrucci, suo diretto avversario in Classifica Piloti distante ancora 12 lunghezze.

DANILO PETRUCCI – VOTO 5

E a proposito di Danilo Petrucci… Sul Red Bull Ring il ducatista ottiene la sua peggior prestazione della stagione, un nono posto incolore che è la conferma dei continui problemi che ha dovuto affrontare nel corso del weekend austriaco. Nelle sue mani il vantaggio che ha la Desmosedici nei confronti delle moto rivali diventa quasi un handicap, soprattutto se consideriamo il suo tempo in qualifica e il distacco incassato in gara dal compagno di squadra. Diciassette secondi… Troppi!

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