Back-to-back sul gradino più alto del podio: dopo il successo sul circuito di Misano, Marc Marquez ha trionfato anche sulla pista di casa, quel MotorLand Aragon dove ha letteralmente piegato la concorrenza fin dalle prove libere del venerdì. Quest’anno il pilota del team Honda Repsol è inarrestabile e con 300 punti in Classifica Piloti, ben 98 in più rispetto al diretto rivale Andrea Dovizioso, può ambire a portarsi a casa quello che sarà il suo sesto Titolo in MotoGP già nel prossimo appuntamento della Thailandia.
Sul circuito spagnolo il Dovi ha fatto del proprio meglio, rendendosi protagonista di una splendida rimonta dalle decima casella terminata sul gradino di mezzo del podio. Questo non è bastato ad impensierire Marquez, che con cinque tappe rimanenti in Campionato sembra destinato a indossare nuovamente la corona d’alloro iridata. A meno di sorprese dell’ultimo minuto…
Impressionante. Già dalle libere del venerdì Marc Marquez aveva fatto paura a tutti, grazie a un tempo addirittura più veloce di un secondo rispetto alla concorrenza. In qualifica, poi, è arrivato a un passo dall’abbattere il muro dell’1’47”, mentre in gara è scattato perfettamente scavando tra sè e i suoi rivali un solco che è diventato sempre più grande. Nessuno ha potuto mettergli il bastone tra le ruote sul MotorLand Aragon, dove ha anche scacciato i fantasmi del recente passato: stiamo parlando della caduta di Austin quando era in testa, l’unica vera sbavatura di una stagione 2019 praticamente perfetta. In Thailandia sarà di nuovo Campione del Mondo?
Una prestazione da incorniciare: ad Aragon Andrea Dovizioso ha voluto dare una prova d’orgoglio dopo le deludenti qualifiche del sabato, che l’avevano costretto a partire dalla decima casella in griglia. Il Dovi è riuscito a sorpassare uno a uno tutti i suoi avversari, fino a sverniciare la M1 di Vinales che gli ha aperto la strada a una medaglia d’argento ampiamente meritata. Peccato che Marquez non sbaglia un colpo: per tenere aperto il Mondiale 2019 serve davvero un miracolo…
Grande risultato per l’australiano Jack Miller, che sul MotorLand Aragon si è reso protagonista fin dalle qualifiche diventando la migliore Ducati in griglia grazie al suo quarto tempo assoluto. Dalla seconda fila dello schieramento Miller ha tenuto il passo dei primi, rimanendo in scia a Vinales… fino all’arrivo di Dovizioso dalle retrovie: intelligentemente l’australiano ha deciso di lasciarlo passare, in modo da sfruttarne il traino per sorpassare lo spagnolo della Yamaha e conquistare il terzo gradino più basso del podio della stagione. Ben fatto!
Dopo due appuntamenti da podio, la Yamaha ha dovuto abbassare la testa: nonostante la partenza dalla terza casella, Vinales non è riuscito a concretizzare un risultato simile a quelli precedenti, pagando la differenza di prestazioni tra la sua Yamaha e le Ducati, decisamente più veloci in rettilineo. La beffa più pesante è arrivata alla prima staccata dell’ultimo giro, quando anche Miller l’ha passato costringendolo a un quarto posto al traguardo che non rispecchia l’impegno che ha mostrato durante tutto il weekend. Si rifarà in Thailandia.
Poca gioia anche per Fabio Quartararo: il francese aveva dato l’impressione di potersi giocare la vittoria grazie al suo secondo tempo in qualifica… ma in gara qualcosa è andato storto. La sua M1 non aveva il passo nè per inseguire Marquez, nè per contrastare Vinales e le Ducati: alla fine ha concluso la sua fatica al quinto posto sotto la bandiera a scacchi, decisamente poco rispetto alle aspettative di inizio weekend.
In difficoltà anche Valentino Rossi, sesto in qualifica e addirittura ottavo al traguardo: la riprova che la Yamaha, ad Aragon, non è riuscita a fornire ai suoi piloti il pacchetto migliore per giocarsi le posizioni importanti della Top 10. Il Dottore, come al solito, ci mette del suo… ma stavolta i suoi sforzi non sono bastati: ventitrè secondi da Marquez, infatti, sono decisamente troppi…
Quinto in qualifica e settimo sotto la bandiera a scacchi: qualcosa è cambiato nel box Aprilia, perchè ad Aragon Aleix Espargarò ha fatto davvero faville! Veloce in rettilineo ed efficace nei cambi di direzione, la RS-GP ha fatto un netto salto di qualità rispetto al recente passato, garantendo al team di Noale e al pilota spagnolo il miglior risultato della stagione. Continuate così!
La prima guida del team Suzuki, invece, deve dare una sterzata decisa alla sua situazione in MotoGP: dopo la vittoria di Silverstone Alex Rins non ne ha azzeccata una, perchè a Misano è caduto a metà gara proprio come aveva fatto in Germania, mentre ad Aragon ha centrato l’incolpevole Franco Morbidelli nel corso del primo giro. Lui, invece, è rimasto in piedi, ma la direzione gara l’ha giustamente sanzionato: questo non gli ha impedito di arrivare nono sotto la bandiera a scacchi, un risultato che gli permette di conservare il terzo posto in Campionato nei confronti di Danilo Petrucci. Anche se per un solo punto.
L’ultimo acuto di Danilo Petrucci risale al terzo posto ottenuto a Barcellona: da lì in poi il suo Campionato è diventato una parabola discendente, costellata di continui problemi di adattamento alla sua Desmosedici. Il GP di Aragon non ha fatto eccezione: eliminato fin dalla Q1, il Petrux non ha fatto meglio del 12esimo posto sotto la bandiera a scacchi, un risultato che certamente non rispecchia le sue qualità e il suo talento nella classe regina. Forza Campione, rialzati che la stagione non è ancora finita!