Dopo la vittoria in quel di Misano, Marc Marquez ha iniziato nel migliore dei modi il weekend del GP di Aragon, prossima sfida del Mondiale di MotoGP 2019 che scatterà domenica sul circuito del MotorLand Aragon. Nonostante la caduta nelle FP2 del pomeriggio, lo spagnolo del team Honda Repsol ha mantenuto la leadership della classifica combinata del venerdì, grazie a uno strepitoso 1’46”869 centrato nel turno mattutino con il quale ha praticamente piegato la concorrenza.
A seguire, infatti, si sono imposte le Yamaha ufficiali di Vinales, autore del miglior tempo nelle FP2 con il suo 1’48”014, e di Rossi, staccato solamente di 57 millesimi dal compagno di squadra. Ma non è tutto, perchè al quarto posto della combinata è presente anche la M1 Petronas di Fabio Quartararo, che segue a un solo decimo di distanza le due factory di Iwata. Ben più staccata la prima delle Ducati, quella di un Andrea Dovizioso solamente ottavo.
Davanti al suo pubblico, Marquez ha messo insieme un tempo inarrivabile per chiunque: un po’ per il fatto che domenica si correrà sulla sua pista di casa, un po’ per il grande feeling che ha in sella alla sua RC213V… “El Cabroncito” sta praticamente facendo un altro sport, nonostante la caduta che ha condizionato il suo tempo nelle FP2 (che in ogni caso lo avrebbe fatto “scivolare” al quarto posto di sessione).
Dietro di lui i distacchi sono davvero importanti: Vinales, autore del best crono nel secondo turno di libere, ha pagato oltre un secondo, stessa cosa per Rossi e Quartararo, praticamente in scia uno con l’altro anche se per soli 46 millesimi. Se la situazione si ripeterà così anche in qualifica… per Marquez la strada per la vittoria di domenica sarà praticamente spianata.
Come è successo a Misano, la KTM si è invece resa protagonista di un’altra grande prestazione: il suo portabandiera Pol Espargarò, infatti, ha artigliato il quinto tempo assoluto grazie al suo 1’48”392 distante meno di quattro decimi da quello di Vinales. Lo spagnolo si è messo dietro la migliore delle Ducati, quella privata dell’australiano Jack Miller che ha fatto meglio della Desmosedici ufficiale di Dovizioso. Andrea si è dovuto accontentare dell’ottavo riferimento cronometrico, poca cosa rispetto alla quarta posizione delle FP1 e che lo costringerà a fare gli straordinari per ricucire il margine dalla vetta.
Ha deluso una volta di più lo spagnolo Alex Rins, addirittura 11esimo davanti al nostro Danilo Petrucci: se questi fossero i risultati validi per le qualifiche, entrambi i piloti dovrebbero passare per la tagliola della Q1, il che rappresenterebbe un ostacolo in più sulla loro strada verso le posizioni migliori della Top 10. Ancora in difficoltà, invece, il maiorchino Jorge Lorenzo, autore del 20esimo tempo (!) a 2 secondi e otto decimi dal compagno di squadra Marquez.