Il weekend del GP di Gran Bretagna era iniziato sotto il segno della Yamaha, con un ottimo Fabio Quartararo capace di centrare il miglior tempo nelle FP1 davanti al Campione del Mondo in carica, distanziato di oltre mezzo secondo. Un margine che Marc Marquez ha saputo ricucire alla grande nel turno pomeridiano, quando ha saputo sfruttare al meglio la sua Honda RC213V nonostante una caduta iniziale in curva 8. “El Cabroncito” si è rialzato più forte di prima e, benchè limitato da un freno motore troppo invasivo, ha stampato il nuovo giro veloce di Silverstone, un sensazionale 1’59”476 con il quale ha messo in riga tutto il resto del gruppo.
In seguito Quartararo aveva risposto con un ancor più veloce 1’59”2, ma l’aver oltrepassato i limiti della pista ha costretto la direzione gara ad annullare il suo tempo. Il capitano del team Petronas, quindi, ha chiuso le FP2 solamente all’11esimo posto, un risultato deludente che è stato addirittura peggiorato dal nostro Valentino Rossi. Dopo essersi arrampicato fino alla settima posizione virtuale nelle FP1, il Dottore sembrava aver tutte le carte in regola per abbattere la barriera dei due minuti, ma l’uscita di pista effettuata nello stesso punto di quella di Quartararo lo ha fatto scivolare fino al 17esimo posto, che lo costringerà a prendere parte alla Q1 nel caso domani mattina il tempo faccia i capricci.
In questo modo la migliore Yamaha in pista è stata quella di Maverick Vinales, già saldamente in Top 10 al termine delle FP1 e autore del secondo tempo nelle FP2 con un ritardo da Marquez di quasi tre decimi. Ma la Casa di Iwata, stavolta, può gioire anche grazie alla prestazione del nostro Franco Morbidelli, ottimo quinto preceduto dall’idolo di casa Cal Crutchlow (terzo con la Honda LCR) e dalla Ducati di Andrea Dovizioso. La Desmosedici non ha brillato sul velocissimo circuito di Silverstone e la dimostrazione è data anche dall’ottavo tempo di Danilo Petrucci, staccato di quasi un secondo dal record di Marquez.
Le libere del venerdì di Silverstone hanno visto anche il ritorno di Jorge Lorenzo: il pilota spagnolo si era rotto due vertebre nella terribile caduta di Assen, che l’aveva costretto a stare lontano dal paddock della MotoGP per ben quattro appuntamenti iridati. Oggi, però, il maiorchino ha potuto tornare in sella alla sua Honda RC213V, con la quale tuttavia non ha dato dei grandi segnali incoraggianti: al termine delle FP2 Lorenzo è riuscito a centrare solamente il penultimo riferimento cronometrico, a quasi tre secondi e mezzo da Marquez. Servirà del tempo prima di rivederlo nelle posizioni che contano…