Cosa si prova ad essere battuti sul traguardo per soli 13 millesimi di secondo quando si è stati al comando della gara praticamente dallo spegnimento dei semafori rossi? Tra l’altro, dopo aver già visto lo stesso film due settimane fa, sul Red Bull Ring austriaco? Dovremmo chiederlo a Marc Marquez, oggi autore di un’ottima gara in quel di Silverstone dove, però, si è fatto fregare proprio all’ultima curva. Di nuovo.
Il protagonista del GP di Gran Bretagna 2019 che ha messo nuovamente in riga il Campione del Mondo in carica porta il nome di Alex Rins, capitano della Suzuki che ha sapientemente giocato d’astuzia con “El Cabroncito” portando a termine un incrocio di traiettorie poco prima del traguardo che si è rivelato vincente. In questo modo lo spagnolo ha centrato la sua seconda affermazione stagionale dopo quella di Austin, in una giornata che ha visto il forfait di Andrea Dovizioso per una caduta scatenata alla prima curva dal francese Fabio Quartararo.
Ci voleva. Dopo aver battuto Valentino Rossi ad Austin, quando ha centrato la sua prima vittoria in MotoGP, il pilota della Suzuki è riuscito a ripetersi in uno dei circuiti storici del motorsport, facendo mangiare la polvere a un Marquez che a Silverstone sembrava intenzionato a tornare nuovamente sul gradino più alto del podio. E invece la corona d’alloro del vincitore l’ha indossata lui, Alex Rins, grazie a una manovra spettacolare all’ultima curva in cui ha tenuto la traiettoria esterna per poi incrociare il rivale all’interno, ottenendo la velocità necessaria per transitare per primo sotto la bandiera a scacchi. Una gioia immensa per il pilota spagnolo, che con questo successo può iniziare ad ambire alla seconda posizione in ottica Mondiale. E, chissà, magari anche alla corona d’alloro iridata…
Quando è ora di fare sul serio Marquez non si tira mai indietro, sia in qualifica che in gara. Ma se guardiamo gli ultimi appuntamenti iridati, sembra che recentemente gli riescano meglio i giri lanciati… Prima al Red Bull Ring e poi a Silverstone, il Campione del Mondo in carica è stato beffato sul più bello da due avversari diversi ma nello stesso, identico, modo. Anche stavolta l’ultima curva gli è costata cara, per la precisione cinque punti che sarebbero stati utili ad aumentare ulteriormente il già ampio vantaggio sul suo principale rivale, un Dovizioso oggi finito a terra alla prima curva. Poco male, perchè 78 lunghezze con sole sette gare da disputare possono essere considerate già un ampio margine da gestire. Che il sesto iride sia già nelle sue mani?
Da sesto in griglia al gradino più basso del podio: il weekend britannico di Maverick Vinales si è concluso con un altro importante risultato da mettere in bacheca, che gli permette di tornare nuovamente davanti al nostro Valentino Rossi in Classifica Piloti anche se per soli due punti. La M1 è in crescita e su una pista favorevole come quella di Silverstone lo spagnolo è il miglior pilota Yamaha del weekend. A Misano punterà direttamente al gradino più alto del podio?
Ha dimostrato di essere ancora estremamente veloce in qualifica, grazie a un secondo tempo davvero convincente che gli ha permesso di scattare accanto alla prima guida del team Honda Repsol. Rispetto a Marquez, però, i suoi 40 anni cominciano a farsi sentire: Valentino Rossi ci ha provato ancora una volta, ha tentato di tenere il ritmo del pilota spagnolo ad inizio gara, ma poi ha dovuto cedere il passo. Alla fine il suo risultato è un consistente quarto posto, che però lascia l’amaro in bocca: tutti speravamo in un piazzamento sul podio…
Qualcosa non ha funzionato: il venerdì la direzione gara gli ha prima tolto il primato provvisorio del circuito di Silverstone per poi ridarglielo, in qualifica ha avuto problemi con la sua M1… e in gara ha fatto patatrac! In realtà Quartararo è rimasto influenzato al via dalla perdita di aderenza che la Suzuki di Alex Rins ha subito in prima curva: in quegli attimi il pilota del team Petronas ha chiuso bruscamente il gas ed è andato in highside, con la moto che è poi finita nella traiettoria della Ducati di Andrea Dovizioso. Fortunatamente Fabio si è rialzato con le sue gambe e potrà rifarsi molto presto: il round di Misano è alle porte ormai…
Doveva cercare di recuperare una qualifica che si è conclusa solamente al settimo posto, ma i suoi propositi si sono evaporati nel giro di pochissimi secondi. In prima curva Dovizioso ha centrato incolpevolmente la Yamaha di Quartararo, finendo a terra così bruscamente da perdere la memoria. Aiutato dai commissari, Andrea ha poi preso conoscenza ed è stato portato all’ospedale di Coventry per degli accertamenti, dove i medici hanno constatato solamente una forte contusione sul lato destro del bacino. In questo momento è già tornato in Italia e la speranza di tutti è quella di rivederlo subito in pista nel prossimo GP di Misano. Forza Dovi!
Con il compagno di squadra fuori dai giochi, Danilo Petrucci ha provato a tenere alta la bandiera di Borgo Panigale, ma il suo weekend in terra britannica è stato disastroso. Mai realmente competitivo, il pilota di Terni ha concluso la sua fatica al settimo posto, un risultato poco significativo e condizionato da quanto successo in prima curva tra Dovizioso e Quartararo. In quel frangente il Petrux ha perso diverse posizioni e ha tentato una rimonta disperata, che però non ha dato i suoi frutti. A Misano deve necessariamente cambiare marcia.
Come ad Austin e in Olanda, Franco Morbidelli ripete a Silverstone il suo miglior risultato della stagione 2019, un quinto posto davvero importante che ripaga il ritiro accusato a Brno e il decimo posto in Austria. Complice una Yamaha davvero competitiva a livello di setup, il numero 21 del team Petronas si sta abbonando rapidamente alle posizioni importanti della Top 10. Continua così!
Sufficienza risicata per l’idolo di casa Cal Crutchlow: nonostante il tifo del pubblico, il pilota britannico sbaglia sul più bello in qualifica, cadendo in Q2 proprio quando stava migliorando in maniera importante il proprio riferimento cronometrico. In gara, invece, non riesce a tenere il passo dei migliori, concludendo il suo GP di Gran Bretagna in un poco convincente sesto posto sotto la bandiera a scacchi. Un po’ poco per soddisfare le aspettative del team LCR Honda, oltre a ripagare tutti quei fans giunti a Silverstone solo per lui…
Ha fatto faville in qualifica, mentre in gara è stato risucchiato dal gruppone transitando in un deludente ottavo posto sotto la bandiera a scacchi: dopo il ritiro sul Red Bull Ring, ci aspettavamo una reazione più decisa da parte dell’australiano Jack Miller, in difficoltà a mantenere il ritmo dei migliori nel finale di gara. Nel motorsport non si vince solamente grazie al tempo fatto segnare in qualifica, quindi prima di puntare alle posizioni che contano… c’è ancora tanta strada da fare.
Abbiamo preferito non dare un voto al rientrante Jorge Lorenzo per le condizioni in cui ha corso durante tutto il weekend del GP di Gran Bretagna. Con ancora la schiena infiammata per la frattura di due vertebre rimediata ad Assen, il pilota del team Honda Repsol ha interpretato il round di Silverstone come un allenamento in vista delle prossime gare. In qualifica ha chiuso al penultimo posto, mentre in gara, nonostante il dolore, è riuscito comunque a portare a casa due punti iridati. Non è sicuramente quello che ci aspettiamo da un cinque volte Campione del Mondo, ma diamogli tempo: tornerà più forte di prima!