Una gara che è stata decisa al secondo dei ventiquattro giri previsti: con la caduta di Jorge Lorenzo al tornantino “La Caixa”, il GP di Spagna, settimo round del Mondiale di MotoGP 2019, ha preso una piega decisamente inaspettata, con un Marc Marquez che si è ritrovato al comando e in direzione di una facile vittoria che gli ha permesso di incrementare notevolmente il suo vantaggio in Campionato nei confronti di Andrea Dovizioso. Il ducatista e le due Yamaha ufficiali di Vinales e Rossi, invece, hanno dovuto dire addio ai loro sogni di gloria, che invece sono stati coronati dal francese Fabio Quartararo e dal ternano Danilo Petrucci, rispettivamente secondo e terzo al traguardo.
Dopo Lewis Hamilton in Formula 1, la Dea Bendata sembra aver trovato il suo prediletto anche in MotoGP: se trascuriamo il ritiro negli Stati Uniti (causato da se stesso), quest’anno Marc Marquez non sta proprio sbagliando nulla ed è talmente fortunato che, a Barcellona, non è nemmeno costretto a lottare per arrivare primo sotto la bandiera a scacchi. L’unico suo sforzo è stato sorpassare Dovizioso alla curva 10, proprio quella in cui Lorenzo ha fatto strike. Sul Montmelò la sua è una passeggiata trionfale, forse fin troppo facile per un pilota talentuoso come lui. Ci piace di più quando è in lotta con il coltello tra i denti!
Va bene, il suo esordio in sella alla Honda ufficiale non è stato dei migliori e davanti al suo pubblico e sulla sua pista, dove l’anno scorso ha vinto con la Ducati, era chiamato a una prova d’orgoglio… ma il suo tentativo in curva 10 è stato fin troppo esagerato! Jorge Lorenzo a Barcellona ha sbagliato tutto mettendo in mostra le sue debolezze e la sua foga di dover dimostrare qualcosa con la stessa RC213V che, dall’altra parte del box, sta dominando il Campionato. Piuttosto che copiare Marquez e tentare la staccata della vita, poteva aspettare un giro in più e gestire il suo potenziale, per portare a casa un risultato di cui ha assolutamente bisogno. Soprattutto per il suo morale.
È l’uomo del momento: sempre nelle posizioni di testa durante le prove libere, aggressivo nel centrare la pole position durante le qualifiche e consistente nel mettere in bacheca il suo primo podio da quando è stato promosso in top class. Fabio Quartararo non è più un rookie, ma la prossima promessa della classe regina: in sella a una M1 clienti è in grado di stare davanti alle Yamaha factory, e questo dovrebbe far riflettere i grandi capi del reparto corse di Iwata…
E con questo fanno tre! Con il terzo posto di Barcellona Danilo Petrucci si sta abbonando alle posizioni da podio, segno che il suo feeling in sella alla Desmosedici sta migliorando round dopo round. Ora si trova quarto in Campionato a soli tre punti da Alex Rins, che diventano cinque nei confronti del compagno di squadra Andrea Dovizioso. Se continua così potrebbe anche cominciare ad impensierire Marquez!
L’ultima volta che Dovizioso è arrivato al traguardo sul circuito di Barcellona è stato nel 2017: l’anno scorso, infatti, Andrea è caduto a pochi giri dalla fine, mentre quest’anno è stato centrato da un Lorenzo in veste di kamikaze, proprio quando Marquez ha preso il suo posto comandando la gara. Un ritiro che con ci voleva per il pilota della Ducati, che ora si trova Alex Rins e il compagno di squadra Petrucci alle calcagna nella Classifica Piloti, mentre Marquez allunga…
Sfortuna nera per il team Yamaha ufficiale sul circuito di Barcellona: poteva essere il round della riscossa dopo le grandi difficoltà incontrate dalle M1 factory fino a questo momento della stagione… Invece la ritrovata competitività di Rossi e l’ottimo risultato in qualifica di Vinales (poi retrocesso di tre posizioni per aver ostacolato Quartararo) sono stati letteralmente spazzati via da un Jorge Lorenzo preso dalla foga di tornare a lottare con i migliori della classe. Tutto rimandato ad Assen?
Per la seconda volta Alex Rins ha dovuto cedere il passo (e il podio) ai suoi diretti avversari. Ha provato di tutto pur di mettersi dietro Petrucci, ma a pochi giri dalla fine la tensione in curva 1 con il pilota ternano è arrivata alle stelle. Questo ha portato entrambi all’errore, spianando la strada al “terzo incomodo” che in questo Gran Premio porta il nome di Fabio Quartararo. Ma niente paura: lo spagnolo della Suzuki è ancora terzo in Campionato e ora è molto più vicino al secondo posto di Dovizioso…
Grande prova sul Montmelò per l’australiano Jack Miller, migliore delle Ducati private e bravo a rifarsi dopo lo zero accusato al Mugello. Il pilota del team Pramac sta crescendo esponenzialmente, ma gli manca ancora quella consistenza necessaria per portare a casa risultati importanti appuntamento dopo appuntamento. Tempo al tempo.
Andiamo ora a giudicare tutti gli altri piloti tricolore: l’unico che è arrivato sotto la bandiera a scacchi è Andrea Iannone, che con il suo (incolore) 11esimo posto mette in bacheca il miglior risultato stagionale in sella all’Aprilia RS-GP. Poca fortuna, invece, per i rookie Francesco Bagnaia e Franco Morbidelli, entrambi a terra: il primo a causa dello scarso feeling con le gomme, il secondo per aver forzato troppo la staccata alla curva 7, dove i freni non hanno retto e l’hanno portato fuori traiettoria fino alla caduta.