Una scia di vittorie lunga dieci anni: con il passaggio in Derbi durante la penultima stagione della storica classe 125, Marc Marquez ha cominciato ad artigliare sempre più spesso il gradino più alto del podio, praticamente senza fermarsi mai. E nello scorso GP di Thailandia non è stato da meno: anche se sarebbe bastato il secondo posto, lo spagnolo del team Honda Repsol ha voluto ribadire la sua posizione di uomo da battere, mettendo in riga nell’ultimo giro di gara un Fabio Quartararo che si è visto soffiare (di nuovo) sotto il naso la sua prima vittoria in MotoGP.
Grazie anche al quarto posto di Andrea Dovizioso, Marquez ha così portato a casa non solo il nono successo stagionale… ma anche l’ottavo Titolo iridato da quando corre nel Motomondiale, il sesto nella classe regina e il quarto di fila dal 2016. Un traguardo importantissimo per il pilota di Cervera, che ora occupa la sesta posizione della Hall of Fame dei più titolati del Motomondiale: davanti a lui solamente Valentino Rossi, Mike Hailwood, Carlo Ubbiali, Angel Nieto e il mitico Giacomo Agostini.
Queste pagelle sono praticamente dedicate a lui: a Buriram Marc Marquez ha dimostrato una volta di più di essere un Campione con la C maiuscola, che merita in tutto e per tutto il Titolo di questa stagione. È finito a terra nelle prove libere in un highside che ha spinto il suo corpo fino a 26g (!), ma poi è tornato in pista (quasi) come niente fosse. Un altro pilota, al suo posto, si sarebbe fermato sul lettino del centro medico. Lo spagnolo del team Honda Repsol non solo ha una preparazione che sopporta tutto, ma anche una testa completamente focalizzata sul suo obiettivo: vincere e confermarsi il migliore in MotoGP. Mancano quattro appuntamenti al termine del Campionato, ma se continua così… il suo record della stagione 2014, terminata con 14 trionfi e 362 punti all’attivo, ha le ore praticamente contate!
Avremmo voluto dargli un bel dieci, ma alla fine si è fatto fregare con lo stesso identico copione di Misano. In qualifica ha battuto tutti per la quarta volta dall’inizio della stagione, replicando il record ottenuto da Lorenzo e da Pedrosa quando erano “alle prime armi” in MotoGP, mentre in gara è riuscito a tener testa a un affamato Marquez fino a pochi giri dalla bandiera a scacchi. Poi lo spagnolo ha rotto gli indugi, tentando alcuni attacchi preparatori che si sono finalizzati in quello dell’ultimo giro. Quartararo ha anche provato a rispondere all’ultima curva, ma i giochi ormai erano già fatti. Per lui solo le lacrime per aver perso, di nuovo, la possibilità di salire sul gradino più alto del podio. Dai Fabio, il Campionato non è ancora finito!
Si conferma di nuovo il “terzo incomodo” a cui tocca guardare da lontano i suoi rivali allontanarsi. Dopo Silverstone e Misano, anche in Thailandia Maverick Vinales arriva terzo sotto la bandiera a scacchi, tentando di tenere il passo del duo Quartararo-Marquez che, a un certo punto, cambiano marcia e proseguono per la loro strada, come se facessero un altro sport. E dire che lo spagnolo ha in mano una Yamaha curata dal reparto corse ufficiale…
Anche quest’anno… vinciamo l’anno prossimo. Sicuramente è questo ciò che starà pensando Andrea Dovizioso, che in Thailandia ha colto un quarto posto che, purtroppo, non è stato sufficiente a contenere la fame di vittoria del suo rivale Marc Marquez. La caduta a Silverstone non gli è stata sicuramente d’aiuto a tener aperto il Mondiale, ma bisogna ammetterlo: in questa stagione lo spagnolo del team Honda Repsol era di tutt’altro livello. Per il Dovi restano le soddisfazioni del Qatar, all’esordio, e del Red Bull Ring: per tutto il resto… speriamo in un finale di stagione più consistente.
Un’altra prova convincente per Franco Morbidelli, che a Buriram si inserisce tra le due Suzuki di Rins e Mir e centra altri dieci punti iridati grazie al suo sesto posto sotto la bandiera a scacchi. Dall’appuntamento di Silverstone il “Morbido” sta lavorando meglio con il suo team, e i risultati si vedono: certo, non è ancora al livello del suo compagno di squadra, ma tempo al tempo. Presto anche lui arriverà a lottare per il podio!
Sufficienza risicata per Valentino Rossi: il Dottore in Thailandia illude nel venerdì di libere con il quinto tempo assoluto, mentre in qualifica fatica anche a causa di una scivolata poco dopo l’inizio della Q2. In gara, invece, deve gestire i “soliti” problemi della sua Yamaha: “E’ l’aderenza della gomma posteriore: perde prestazioni, quindi devo guidare più lentamente. Ora abbiamo altre quattro gare, abbiamo avuto un lungo incontro con gli ingegneri. Proveremo qualcosa di nuovo in Giappone. Vogliamo essere più competitivi entro la fine della stagione”. Incrociamo le dita…
Continua il momento negativo per Danilo Petrucci, che in Thailandia rimedia un nono posto che non convince per niente i vertici di Borgo Panigale. La sua Desmosedici si sta dimostrando particolarmente difficile da portare al limite, soprattutto se confrontata con la gemella affidata al compagno di squadra Dovizioso. Rispetto al forlivese, il “Petrux” ha pagato cinque secondi di distacco già nei primi cinque giri, più altri sette nelle restanti tornate di gara: qualcosa non funziona, e ci sono solamente altre quattro tappe per recuperare il suo terzo posto in Classifica Piloti…
Non lo capiamo: naviga ai limiti della Top 10 per tutto il fine settimana, con una sola apparizione in terza posizione durante le FP3. In qualifica affonda al decimo posto, mentre in gara torna fuori con una rimonta davvero niente male terminata al quinto posto sotto la bandiera a scacchi. Un risultato che gli permette di recuperare la terza posizione Mondiale, con quattro punti di vantaggio su Vinales e cinque su Petrucci. Restano quattro appuntamenti prima della fine del Campionato: riuscirà a diventare un po’ più costante… e meno imprevedibile?