MotoGP 2019, GP di Thailandia: Quartararo batte Marquez in qualifica e firma il nuovo record di Buriram

Una qualifica alla continua ricerca del limite: la caccia alla pole position sul circuito di Buriram, che domani darà il via al GP di Thailandia, si è trasformata in una battaglia sul filo dei millesimi tra Fabio Quartararo e Marc Marquez. Il francese del team Petronas non ha avuto paura di sfidare un pluri-Campio1ne del Mondo come lo spagnolo del team Honda Repsol, inducendolo alla fine all’errore grazie al quale ha potuto centrare la sua quarta affermazione sul giro lanciato in carriera.

Quartararo, come Marquez, in realtà è anche caduto cercando di perfezionare il suo time attack, ma questo non lo ha penalizzato al fine di partire domani dalla prima casella dello schieramento. Una prestazione che gli è valso uno spettacolare 1’29”719 che è diventato, tra l’altro, il nuovo riferimento assoluto del Chang International Circuit.

TRA I DUE LITIGANTI… SI INFILA VINALES!

A trarne vantaggio da questa situazione è stato Maverick Vinales, bravo a soffiare la seconda posizione a Marquez proprio sotto la bandiera a scacchi. Lo spagnolo del team Yamaha ufficiale ha pagato 102 millesimi da Quartararo, mentre Marquez ha dovuto arrendersi a un terzo tempo con due decimi da recuperare sul francese del team Petronas.

Sta il fatto che i primi tre hanno fatto il vuoto sul resto del gruppo: aprirà la seconda fila con il quarto tempo il nostro Franco Morbidelli, staccato di ben 712 millesimi ma bravo a precedere un trio di Ducati che, al contrario delle previsioni, non si sono imposte come invece tutti si aspettavano.

La migliore delle Desmosedici è quella di Danilo Petrucci, bravo a passare la tagliola della Q1 e a mettersi dietro la privata di Jack Miller e la gemella di Andrea Dovizioso: il pilota di Forlì non ha trovato il guizzo giusto per marcare il suo diretto rivale in Campionato, un Marc Marquez che domani avrà quindi la concreta chance di mettere in bacheca la corona d’alloro iridata del 2019.

ROSSI NONO NEL PANINO DELLE SUZUKI

A seguire troviamo la prima delle Suzuki, quella di un Joan Mir che, ancora una volta, si è messo dietro il compagno di squadra Alex Rins. Entrambi i piloti di Hamamatsu hanno centrato la Top 10, mettendo a sandwich la Yamaha del nostro Valentino Rossi: il Dottore si è anche reso protagonista di una caduta in curva 6 a pochi minuti dall’inizio della Q2, che ha sicuramente condizionato la sua prestazione. Sarà in grado domani di rimontare verso le posizioni che contano?

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