MotoGP 2019 GP d’Italia: Petrucci trionfa al Mugello davanti a Marquez e Dovizioso, Rossi a terra

Quarantatre millesimi di secondo: questo è il distacco che ha permesso a Danilo Petrucci di trionfare sulla pista di casa della Ducati, l’Autodromo Internazionale del Mugello: in una battaglia a quattro con Marquez, Dovizioso e Rins, il “Petrux” è riuscito finalmente a salire sul gradino più alto del podio nella classe regina, la MotoGP. Un traguardo importantissimo per Petrucci, arrivato da un inizio di stagione davvero convincente ma, soprattutto, dopo il terzo posto conquistato a Le Mans, che gli ha dato fiducia nei propri mezzi e l’ha portato al successo davanti al suo pubblico, a Marquez… e anche al compagno di squadra Andrea Dovizioso.

BAGARRE DAL PRIMO ALL’ULTIMO GIRO

Pronti, via e… Marc Marquez mantiene la leadership della corsa, precedendo un ottimo Cal Crutchlow e un ancora più sensazionale Andrea Dovizioso, protagonista di una partenza davvero perfetta dalla nona casella che, in poco tempo, gli permette di mettersi negli scarichi della Honda numero 35. In poco tempo il pilota britannico alza il ritmo e il nostro Dovi ne approfitta, portandosi dietro il compagno di squadra Petrucci, la Ducati di Jack Miller e la Suzuki di Alex Rins. Trascorsi i primi giri di assestamento, la gara si circoscrive a una lotta serrata tra i primi cinque: Marquez, Dovizioso, Petrucci, Miller e Rins. A otto giri dal termine, però, il pilota Ducati Pramac perde l’anteriore alla San Donato, mentre il suo compagno di squadra, Francesco Bagnaia, conclude la sua gara nella sabbia cadendo alla Bucine. La lotta per la vittoria rimane un affare tra i primi quattro, che se la danno di santa ragione scambiandosi continuamente le posizioni.

TRA I DUE LITIGANTI… IL TERZO GODE

Prima è Alex Rins a tentare il colpaccio, ma lo spagnolo non riesce a tenere il ritmo e deve accodarsi in quarta posizione. A questo punto sarà Marc Marquez a rompere i giochi, precisamente nell’ultimo giro alla prima curva: il pilota della Honda cerca la staccata della vita ma arriva al contatto con Dovizioso in percorrenza… e a trarne vantaggio è proprio il compagno di squadra, Danilo Petrucci. Dopo aver comandato a lungo la corsa il “Petrux” ha finalmente l’occasione per concretizzare un risultato che stava cercando da tanto tempo: traiettorie precise, frenate all’ultimo metro utile… Ma il pericolo è la Bucine: qui Marquez tenta il tutto per tutto lanciandosi in rettilineo e rubando la scia della Ducati numero 9, che però taglia per prima il traguardo… anche se per un battito di ciglia!

DOVIZIOSO FA DA SPETTATORE DAVANTI A RINS

In tutto questo sarà Andrea Dovizioso a prendere la classica mazzata sui denti: sì, perchè il Dovi ha avuto l’opportunità di mettersi al comando e di infastidire Marquez e Petrucci, ma quel piccolo contatto alla San Donato nell’ultimo giro lo ha tagliato definitivamente fuori dai giochi per la vittoria. Transitato con più di tre decimi di margine dal compagno di squadra, il DesmoDovi sale su un gradino più basso del podio che gli lascia l’amaro in bocca e che gli costa altri quattro punti di distacco in Classifica dal Campione del Mondo in carica. Quarta piazza per Alex Rins, autore di un’ottima gara tutta in rimonta dalla 13esima posizione in griglia: questa performance è un’ulteriore dimostrazione che ora anche la Suzuki può battagliare costantemente per le posizioni che contano.

LA DELUSIONE DEL WEEKEND… SI CHIAMA VALENTINO ROSSI

Dietro il quartetto di testa che ha letteralmente fatto il “vuoto” troviamo un ottimo Takaaki Nakagami, bravo a portare la sua Honda in quinta posizione davanti alla migliore delle Yamaha di Maverick Vinales. In difficoltà le due Petronas di Fabio Quartararo, che dopo l’ottimo rendimento mostrato in tutto il weekend non fa meglio del decimo posto, e di Franco Morbidelli, caduto nel corso del sesto giro. Tuttavia, chi dovrà mettere una pezza al più presto a un weekend decisamente “no” è il nostro Valentino Rossi: il Dottore non è mai stato della partita e dopo essere partito dalla 18esima casella è arrivato presto ai ferri corti con la Suzuki di Joan Mir, con entrambi lunghi nella sabbia della curva 4. Ripartito dalla 22esima posizione, il pesarese ha poi messo definitivamente la parola “fine” alla sua gara nel corso dell’ottavo giro, quando la sua Yamaha è caduta di anteriore all’Arrabbiata 2. Risultato? La perdita della quarta posizione assoluta in Classifica Piloti, a favore di Danilo Petrucci: con la sua prima vittoria in MotoGP ora il “Petrux” è a soli 6 punti da Rins… e il suo sogno iridato può prendere finalmente forma!

FOTO DI LUCA CLERICI

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