A otto mesi di distanza dall’ultimo successo in terra australiana, il team Yamaha ufficiale e Maverick Vinales sono tornati ad assaporare il sapore della vittoria. Sul circuito di Assen, infatti, il pilota spagnolo ha messo insieme un weekend da protagonista, nel quale il momento più bello è stato sicuramente il sorpasso decisivo nei confronti del rivale Marc Marquez. Su una RC213V ormai in difficoltà con le gomme morbide, il Campione del Mondo in carica non ha potuto nulla contro la M1 del pilota di Figueres, che sulla pista olandese è andato a prendersi la sua prima affermazione della stagione 2019, la sesta in totale da quando corre nella classe regina. Di nuovo a podio Fabio Quartararo, mentre ha chiuso quarto una gara in rimonta dall’11esima casella il nostro Andrea Dovizioso, migliore Ducati al traguardo.
Dopo tre ritiri in Argentina, in Francia e nello scorso GP di Barcellona, Maverick Vinales ha voluto fermamente invertire la tendenza della stagione 2019. Ci è riuscito su uno dei circuiti più difficili della stagione, quello di Assen, dove è rimasto in lotta per le posizioni di vertice fin dalle prime libere del venerdì. In qualifica viene battuto di un soffio dalla M1 clienti di Quartararo, ma è in gara che firma il suo capolavoro. Grazie alle gomme dure e a una Yamaha settata meglio, Vinales batte il connazionale Marquez e coglie una vittoria importantissima, oltre che per se stesso anche per la Casa di Iwata. Ben fatto!
Se davanti al suo pubblico, a Barcellona, ha avuto vita facile, in terra olandese le cose si sono fatte subito più complicate. Una volta sceso in pista ad Assen Marc Marquez si è subito accorto di aver a che fare con una Yamaha decisamente cresciuta e di dover lottare praticamente da solo a difesa della propria posizione in Campionato. Al termine delle qualifiche non va oltre la quarta piazza, per cui in gara sceglie la strategia aggressiva e monta la morbida al posteriore. Un azzardo che, in realtà, non paga: ad inizio gara attende l’occasione propizia dietro a Quartararo, e quando finalmente passa al comando… le sue gomme lo abbandonano, lasciando via libera al rivale Vinales. Poco male, perchè con il quarto posto di Dovizioso ha comunque incrementato il suo vantaggio in Classifica…
Grande weekend per il francesino del team Petronas, che coglie un’altra affermazione sul podio dopo la sua “prima volta” a Barcellona. Fabio arriva ad Assen con l’adrenalina alle stelle per quanto fatto in Catalogna, una condizione che lo spinge a fare quel qualcosa di più in qualifica, dove porta al limite la sua Yamaha e coglie una sensazionale pole position ai danni di Vinales. In gara le cose, però, vanno diversamente: con Rins subito fuori dai giochi si mette al comando, ma ben presto il suo braccio destro lo limita ed è costretto a rallentare. Per la sua prima vittoria in MotoGP… tutto rimandato.
Fine settimana con qualche difficoltà di troppo per il nostro Andrea Dovizioso: al termine del venerdì di libere sembra avere il passo per poter dire la sua, ma in qualifica sbaglia tutto e non va oltre l’11esimo tempo. Una posizione scomoda per partire in gara, ma che sembra non infastidirlo più di tanto: il Dovi scatta bene e si porta subito a ridosso dei primi… o quantomeno nel gruppo che insegue i primi, dal momento che il trio Quartararo – Marquez – Vinales sembra avere qualcosa in più e ben presto lascia la compagnia. In lotta con il compagno di squadra, con Morbidelli e con Crutchlow, Andrea alla fine ha la meglio e riesce in un’ottima rimonta che termina al quarto posto assoluto. Sette, però, sono i punti che perde nei confronti del Campione del Mondo in carica, giunto secondo al traguardo: questo si traduce in 44 lunghezze da recuperare in Classifica Piloti, un margine che gara dopo gara diventa sempre più difficile da colmare…
Migliore delle Ducati al termine delle libere e in qualifica, dove coglie un settimo tempo che… non è il massimo, ma ci sta. Perchè Danilo è in grado di recuperare in gara. E così fa sul circuito di Assen, dove lotta a denti stretti con il compagno di squadra fin dalle prime battute. Poi, però, è costretto a cedergli il passo, perchè si ingarella anche con il connazionale Morbidelli: le sportellate non mancano, ma quando è ormai certo di essersi guadagnato almeno la Top 5… Ecco l’attacco all’ultima chicane: Petrucci non può nulla contro il Morbido (voto 7), che partito dalla nona casella coglie il miglior risultato stagionale alla pari di quello centrato negli Stati Uniti. Caro Petrux… non è finita finchè non è finita!
Il weekend di Rins? Poteva andare decisamente meglio, viste le potenzialità mostrate fin dalle libere del venerdì. La Suzuki è ormai in linea con le prestazioni delle migliori della classe, ed infatti in qualifica lo spagnolo ottiene il terzo tempo assoluto che gli vale la prima fila. Allo spegnersi dei semafori rossi si rende protagonista di uno spunto incredibile, con il quale brucia tutti e si porta subito in testa. Nel tentativo di aumentare il margine dai suoi avversari, però, Alex sbaglia e va a terra. Gara buttata alle ortiche, così come il terzo posto nella Classifica Piloti, ora nelle mani di Danilo Petrucci. Bisogna riprendersi al più presto!
Tre zeri consecutivi: da quando il Vale è caduto nel GP di casa, al Mugello, è finito in una parabola discendente dalla quale sta facendo molta fatica a risalire. In Spagna è stato centrato senza colpa da Lorenzo, mentre ad Assen ha tentato di tutto pur di spazzar via il brutto risultato delle qualifiche, in cui è stato eliminato già in Q1. In pochi giri, però, Rossi brucia letteralmente il suo potenziale: arriva lungo in curva 10, l’anteriore si chiude e nella caduta, tra l’altro, centra l’incolpevole Takaaki Nakagami. Un altro ritiro per il nove volte Campione del Mondo, che pesa come un macigno.
Dopo il disastro di Barcellona, Jorge Lorenzo aveva l’obiettivo di rifarsi nel GP d’Olanda, ma le sue ambizioni vengono spente troppo presto. Nelle FP1, in curva 9, esagera e la sua Honda lo molla drasticamente, facendolo finire in una spaventosa carambola che avrà serie conseguenze. L’airbag della sua tuta si gonfia, ma non lo salva dalla rottura di una vertebra, che lo toglie di fatto fuori dai giochi dalla gara di Assen. E molto probabilmente anche dal prossimo appuntamento del Sachsenring, al via nel prossimo fine settimana. Quest’anno non gliene va bene una…