Anche ad Assen la Yamaha continua a stupire: dopo un inizio di stagione in cui buoni risultati si sono alternati con prestazioni sottotono, la Casa di Iwata ha intrapreso la giusta strada per tornare a lottare saldamente per le posizioni che contano. Lo ha dimostrato oggi lo spagnolo Maverick Vinales, già autore del secondo tempo nelle FP1 del GP d’Olanda ma poi capace di balzare in vetta al monitor dei tempi al termine delle prove pomeridiane. La M1 factory numero 12 ha fermato il cronometro sull’1’32”638, precedendo la versione clienti del team Petronas affidata al giovane Fabio Quartararo. Dopo aver conquistato il suo primo podio a Barcellona, il pilota francese ci sta prendendo davvero gusto e oggi, dopo aver comandato il primo turno di libere, ha dovuto pagare solamente 180 millesimi al 24enne di Figueres: un’ottima prestazione che gli darà fiducia in vista delle qualifiche di domani.
Più staccate, invece, le Ducati ufficiali: dopo il brutto highside di cui si è reso protagonista nelle FP1, Danilo Petrucci ha reagito alla grande stampando il terzo miglior crono di giornata, un 1’32”952 che lo pone a tre decimi dalla vetta. Lo ha seguito il compagno di squadra Andrea Dovizioso, che in mattinata ha proseguito le prove comparative tra il nuovo telaio con rinforzo laterale in carbonio e la vecchia configurazione della Desmosedici. Il Dovi, in realtà, non ha entusiasmato: il suo miglior tempo è stato un 1’33”223 distante oltre mezzo secondo dalla Yamaha di Vinales… Che si stia risparmiando in vista del giro lanciato di domani?
Quinto crono per la prima delle Suzuki di Alex Rins, bravo a centrare la Top 5 con il suo 1’33”305. Ma la vera sorpresa di questo venerdì di libere è tutta tricolore: Andrea Iannone, infatti, ha riportato finalmente l’Aprilia nei primi dieci, centrando uno strepitoso 1’33”355 (in scia a Marquez) con il quale ha dato prova della bontà del progetto RS-GP ma anche della sua ritrovata condizione di forma. Con questa performance il pilota di Vasto si è messo davanti proprio al Campione del Mondo in carica, solo settimo in questo venerdì di libere e unica Honda ufficiale in pista.
Quella con il numero 99 stampato sul cupolino, infatti, rimarrà ferma ai box in questo GP d’Olanda. Jorge Lorenzo, infatti, è stato lo sfortunato protagonista di una brutta caduta ad alta velocità nelle FP1 mattutine, accaduta quando stava affrontando la curva 7 di Assen. Il maiorchino ha accusato subito un forte dolore alla schiena, che in sede di controlli medici è risultato in una frattura della vertebra D6 che lo toglie, di fatto, fuori dai giochi per la gara di domenica. Completando la Top 10, invece, troviamo la seconda Suzuki di Joan Mir e la Yamaha di Valentino Rossi: il “Dottore” è riuscito a centrare un posto nei primi dieci al termine delle libere, anche se il distacco dalla vetta, quasi nove decimi, è davvero importante se confrontato con quello dei suoi avversari. Riuscirà a rimontare domani in qualifica?