Anche i più grandi Campioni, a un certo punto, devono mollare la presa: è successo ormai dieci anni fa a Valentino Rossi, quando si fratturò tibia e perone della gamba destra al Mugello, oppure a Troy Bayliss in Superbike, quando perse il mignolo destro in seguito alla caduta in Gara 1 sul circuito di Donington Park. Oggi, invece, è il turno di Marc Marquez: operato dopo l’high-side di cui si è reso protagonista nel GP di Spagna e munito di una placca contenitiva per l’omero destro, il Campione del Mondo in carica ha provato a tornare subito in pista nello scorso appuntamento dell’Andalusia, ma il buonsenso e il dolore ancora presente gli hanno suggerito di rimandare il grande rientro alla tappa della Repubblica Ceca.
Lo stress subito nel giro di una sola settimana dalla caduta di Jerez, tuttavia, gli costerà molto caro: a quanto pare la placca inserita per ridurre la frattura dell’omero destro ha subito una rottura subito dopo il suo forfait andaluso e questo lo ha costretto a sottoporsi a un secondo intervento per ripristinare la condizione del suo braccio. “Marc è stato operato per la seconda volta all’omero destro questo lunedì, dopo che la placca in titanio è stata trovata danneggiata a causa di un accumulo di stress, il quale ha compromesso l’impianto per una frattura periplantare – recita il comunicato stampa ufficiale – Il dottor Xavier Mir e il team dell’Ospedale Universitario Dexeus hanno sostituito con successo la placca in titanio e Marquez ora dovrà rimanere sotto osservazione 48 ore prima di essere dimesso“.
La foga di recuperare il tempo perduto, quindi, gli si è ritorta contro e ora “El Cabroncito” dovrà davvero rimanere fermo ai box. Il risultato? Niente GP della Repubblica Ceca per lui, dove la sua Honda sarà portata in pista dal collaudatore Stefan Bradl come da volere del team ufficiale HRC. L’imperativo, ora, è quello di essere prudenti, per cui Marquez attenderà di aver recuperato al 100% prima di provarci un’altra volta: le sue condizioni saranno valutate per ogni weekend di gara, ma è molto probabile che lo rivedremo in pista solo dopo la doppia tappa del Red Bull Ring, quindi a settembre per il GP di Misano. Mai come in questo caso vale il proverbio: “Chi troppo vuole, nulla stringe…“.